di Gennaro Petrone, dottore commercialista e tesoriere Aidr
La chiave del successo si deve alla capacità con cui si è coniugato in un unico modello di sviluppo: fisico e digitale. Poste Italiane chiude il 2020 con numeri da record: 27 milioni di pacchi consegnati nel mese di dicembre, di cui 20 milioni legati all’eCommerce, quasi 10 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019 (+56%) e ora si appresta ad iniziare il 2021 continuando la scia positiva. Un successo consolidato nell’anno che ha segnato in tutto il Paese, la crescita del commercio online. All’impennata di richiesta di servizi di spedizione, registrata a causa della pandemia, Poste italiane ha risposto potenziando da una parte i servizi digitali dedicati alle aziende e ai privati, lanciando Poste Delivery e incrementando di pari passo la logistica, a garanzia dei trasporti. Infine, ma non meno importante, Poste è riuscita ad imporsi nel mercato dell’ecommerce, rendendo protagonisti gli uffici postali, il cuore pulsante dell’azienda, da anni al centro di un nuovo rilancio. Una rete capillare, oltre 12 mila uffici dedicati lungo tutto lo stivale hanno contribuito al successo di Poste Delivery. Nei prossimi mesi sarà attivato a Milano, sulla scia del successo dell’Hub di Roma, un maxi polo per lo smistamento pacchi. I due centri consentiranno a Poste italiane di triplicare la capacità di consegna degli acquisti online nelle case degli italiani. Il potenziamento della logistica, seguirà di pari passo, quello del digitale. Procedure snelle e semplici, facilità di tracciamento, continueranno ad essere infatti i denominatori dei servizi online destinati ai privati e all’area business. Sviluppo sì, ma sostenibile, per questo Poste Italiane sta rinnovando la propria flotta: l’obiettivo è arrivare a 26 mila mezzi a basso impatto ambientale entro il 2022 in particolare per le attività di recapito dei portalettere e per il trasporto delle merci.