di Paolo Peverini
Durante la giornata, chi lavora ha la necessità di dover ricaricare le proprie energie a pranzo, tra indecisione di cosa mangiare, tempo ristretto e nutrirsi senza sentirsi pesanti. La soluzione che arriva da una ricetta hawaiiana è la Poke bowl; è un trend che ha stravolto molte cucine italiane e mondiali, con ristoranti unicamente centrati su questo piatto insolito.
Riesce a soddisfare palati frenetici e stomachi vuoti. Viene considerato anche come un’alternativa del sushi, grazie agli ingredienti principali: il riso come fonte di carboidrati e amido, salmone o tonno crudi, oppure il granchio cotto, con l’aggiunta di avocado, eventualmente anche l’edamame, fagioli e bacche di goji; il tutto, unificato dalla salsa di soia, teriyaki.
Questa può essere una soluzione gustosa, che allo stesso tempo ha una leggera uguaglianza a una classica insalata di riso, con ingredienti che richiamano la cucina giapponese. I ristoratori hanno creato le loro variazioni, che permettono una più ampia scelta alla clientela indecisa, potendo così proporre la loro versione. Di fatto, sono stati aperti piccoli locali dedicati unicamente a questo piatto unico e sicuro, al cliente indeciso che, senza deluderlo, ha la capacità di completare i suoi bisogni primari senza toglierli troppo tempo e appesantendolo per il corso della giornata.