Solo exhibition
VINCENZO PENNACCHI
“Cronaca a N ! Dimensioni”
CLAUDIO SPOLETINI
“Ellis”
Group exhibition
FARE I CONTI CON ANFIBIO
Maura Banfo, Davide Bramante, Rubina Brugugnoli, Annalaura di Luggo, Francesco Impellizzeri, Pierpaolo Lista, Brunella Longo, Shirin Neshat, Cindy Sherman, Francesca Woodman
ALL’OMBRA DI UN ALTRO/POST.ANFIBIO
AI & AE
Limbik Hein, Emanuele Arigoni
Catalogo con testi di
Gabriele Perretta
Marcello Palminteri
***
27 SETTEMBRE – 3 NOVEMBRE 2024
Area Archeologica delle SS. Stimmate
Museo Archeologico “O. Nardini”
Museo Geopaleontologico e Preistoria dei Colli Albani
VELLETRI (RM)
Mostra diffusa | Inaugurazione
27 SETTEMBRE 2024
ore 18.00 | Museo Archeologico “O. Nardini”
a seguire | Area Archeologica delle SS. Stimmate e Museo Geopaleontologico e Preistoria dei Colli Albani
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VELLETRI (RM). Il 27 settembre a Velletri (RM) apre al pubblico la mostra diffusa d’arte contemporanea “Planiverso/Se il nostro spazio fosse l’ombra di un altro” a cura di Gabriele Perretta.
La mostra è realizzata con il patrocinio della Città di Velletri e dei Musei Civici, con il contributo della Banca Popolare del Lazio e di FC Group Agenzia Allianz Velletri.
Una piantina, una mappa plurisegnica, un disegno-idea che già contiene in sé tutti i motivi e i fermenti delle nostre carte topografiche future: le definizioni per questo di “Planiverso/Se il nostro spazio fosse l’ombra di un altro?” sono molte e forse tutte giustificate. Ma sono definizioni formulate con la «materia generativa». Il Planiverso è una mappa arbitraria il cui scopo è quello di fornire una rappresentazione piana dello spazio di quattro sezioni espositive, usando diversi tipi di riproduzione.
Solo Exhbition: Vincenzo Pennacchi “Cronaca a N ! dimensioni; Claudio Spoletini “Ellis”.
Group Exhbition: “Fare i conti con Anfibio” (Maura Banfo, Davide Bramante, Rubina Brugugnoli, Annalaura di Luggo, Francesco Impellizzeri, Pierpaolo Lista, Brunella Longo, Shirin Neshat, Cindy Sherman, Francesca Woodman) e “All’ombra di un altro/Post.Anfibio: AI & AE (Limbik Hein, Emanuele Arrigoni)”.
L’idea della mappa è antichissima e nasce dal bisogno artistico di rappresentare le dimensioni delle opere e le loro collocazioni circostanti. Si tratta di un oggetto di viaggio dalle origini remote: il primo segno viene fatto risalire all’n! dimensione. Mentre le esplorazioni allargano le piante delle S.S. Stimmate, la cartografia di Claudio Spoletini ci riporta ad Ellis, l’isola delle corrispondenze migranti. Nel caso di questo Planiverso la mappatura fotografica compare anche nella terza sezione, in bocca all’immagine che si accinge a Fare i Conti con Anfibio! Per raccontare l’altro mondo, così come fa Gabriele Perretta, da semiologo – ma anche come lo fa il Planiverso in sé e per sé – bisogna andare a genio al computer e aver progettato di tutto, con fantasia, saggezza, ragione, sentimento, passione, non senza un pizzico di follia! Frutto della riflessione di un curatore (Gabriele Perretta), forse impertinente come si è anche a cavallo dell’AI: coniugando lavoro teorico e ricerca installativa, la rassegna intende rispondere all’interrogativo della domanda iniziale presentando un altro Planiverso, ovvero il nesso che intercorre tra comunicazione e incertezza artistica. Oggi più che mai, in piena infonoesis, risulta essenziale non solo tematizzare la “complessità mediale” che ci ritroviamo a dover governare nella vita quotidiana, ma anche individuare modalità di analisi non banali, capaci cioè di scalfire quel dato per scontato che non può fare a meno dell’arte contemporanea.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Gabriele Perretta e schede critiche di Marcello Palminteri, edito da JUS Museum.
La mostra, diffusa nell’Area Archeologica delle SS. Stimmate e nelle sale del Museo Archeologico “O. Nardini” e del Museo Geopaleontologico e Preistoria dei Colli Albani, rimarrà aperta fino al 3 novembre 2024.
Letizia Bonelli
Giornalista ed esperta web reputation