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martedì, 19 Novembre, 2024

PISAPIA TAGLIA GLI ALBERI DEL PARCO BELLISARIO. L'opposizione di FI, con Gallera e Cagnolati

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Ecco in arrivo l’ennesimo scempio della giunta Pisapia che con un taglio netto raderà al suolo un’intera area verde cittadina, visto che sui 90 alberi presenti presso i Giardini Bellisario i ben 47 previsti da abbattere rappresentano gli esemplari più vecchi e quindi più belli e rigogliosi.

“Il tutto sempre secondo le modalità più torbide tipiche di questa giunta che se ne infischia di ogni regola della trasparenza”. Così Giulio Gallera, Consigliere e Coordinatore Cittadino FI, riguardo al provvedimento del Comune di Milano che prevede per lunedì 15 settembre il taglio di 47 alberi presso i Giardini Bellisario vicino a piazza Udine.

Sulla questione è intervenuto anche il Consigliere FI di Zona 3 Marco Cagnolati: “Oggi durante il sopralluogo effettuato dalla Commissione Ambiente del Consiglio di Zona 3 ho chiesto che venisse fornita la relazione effettuata dagli agronomi del Comune di Milano in merito a questa decisione, ma il documento non mi è stato consegnato né era presente agli atti del verbale”.

“Ma noi vogliamo delle spiegazioni precise” continua Giulio Gallera. “Mi chiedo perché tutta questa fretta nell’eliminare tanti alberi convocando un sopralluogo a soli 6 giorni dall’abbattimento, da parte di un’amministrazione che tra l’altro si definisce verde, facendo (in maniera ipocrita evidentemente) dell’ambientalismo uno dei suoi cavalli di battaglia? Perché non è stata fornita la relazione con le motivazioni dell’abbattimento e lo stato di salute degli alberi interessati, come richiesto da numerosi consiglieri? Ci auguriamo di ricevere delucidazioni al più presto magari prima che una delle aree verdi delle nostre periferie scompaia definitivamente”.

Ce lo auguriamo anche noi, da un’amministrazione dichiaratamente e ideologicamente “green”. Non sarebbe il primo taglio di alberi che l’amministrazione Pisapia vuole mettere in atto, dopo gli alberi di via Mac Mahon (per ora salvi) e le piante in viale Zara, che se si dovesse trasferire lì lo storico mercato di piazzale Lagosta sparirebbero anch’esse.

La Redazione

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