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sabato, 16 Novembre, 2024

Pietre di suono, La Poesia Uccide

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Pietre di Suono, La Poesia Uccide
di Alberto Micelotta

Genere: Poesia
Listino: € 10,50
Editore: Albatros
Collana: Nuove Voci Le Piume
Pagine: 258
Lingua: Italiano
EAN: 9788878424210


Pietre di Suono, la Poesia Uccide è la prima raccolta, quella più poetica appunto, di un trittico antologico. Appunti sul miocardio, presi nel corso della propria vita dall’autore Alberto Micelotta, sulla condizione umana dell’artista e su quella artistica di ogni essere umano. Un inno all’atto e alla distruzione del dichiarare, alla rinascita. Impressioni personali che provano – e secondo i lettori, riescono – a essere per tutti e per ciascuno. Il confronto con la paura, la solitudine, la necessità di superamento delle dualità occidentali, la ridefinizione del valore dei legami, questi alcuni dei temi che attraversano l’opera; ma s’incontrano pure odi al buono delle difficili terre del Sud (la Calabria d’origine dell’autore o l’America Latina, in cui ha vissuto), stralci di narrazioni fantastiche, ricette impossibili e giochi di specchi e parole, che “uccidono” per riportare a nuova vita.
La Poesia uccide
la fede, l’amore e il giorno.

Uccide il suono del tempo
e quello della pioggia lieve,
il supplizio della non reciprocità
e il valore di un abbraccio.

Uccide gli sguardi dei bambini
e il profumo dei fiori, così come
la luce delle stelle e la magia
di ogni luna piena e dell’alba.

Uccide la sabbia tra i denti,
il sapore del sangue e la musica
di tutti i silenzi che compongono
il senso, che definiscono le parole.

Uccide dio, la cucina e la narrazione.

Uccide la cultura, la rivoluzione e pure
gli orari dei treni persi, dei voli annullati,
dei viaggi sognati, compiuti, sperati.

Uccide i nemici e gli amici, la morte,
la sedia sulla quale mai ti sei seduta,
la paga e la dignità, il sopruso e il nero,
il cemento e il cuore delle querce.

La Poesia uccide.

E riporta a nuova vita
chiunque la scriva o la legga,
ogni cosa che la compone,
ogni anima che la alimenta.

La Poesia è l’eterno
che muore di Vita.

Alberto Micelotta è un attore, autore e regista teatrale. Dal 1994, ha collaborato con molte delle voci più interessanti del panorama culturale italiano; tra questi ricordiamo Edoardo Sanguineti, Nanni Balestrini, Franco Brambilla e Ferruccio Casacci. La sua performance sulla violenza do-mestica Il Veleno e la Medicina, rappresentata davanti a oltre 10.000 spettatori, è diventata un libro edito da Ferrari Editore. Ha scritto – e scrive – per la musica; tra i suoi lavori in questo ambito ricordiamo il testo per la corale del Maestro Luca Guglielmi L’ultimo respiro della luna e il testo della canzone di Giovanni Battaglino Alla porta dei sogni, contenuta nell’omonimo album. Alcuni dei suoi testi sono presenti sui dipinti di Pasquale “Paskal” Manzo, artista visivo napoletano molto attivo. Il suo ultimo spettacolo, come regista e autore, Canto, alla Durata – libero omaggio a Peter Handke, ha visto la sua prima rappresentazione nella cornice del Parco Archeologico Nazionale di Scolacium, con la partecipazione di Patrizia Laquidara. Come autore televisivo, ha collaborato per quattro anni con Klaus Davi alla realizzazione delle sue inchieste sulla criminalità organizzata. In veste di organizzatore ha lavorato con Matilde D’Errico (per la prima edizione di Amore Criminale), Mor-gan, Afterhours, Cristina Donà, Dee Dee Bridgewater, Dulce Pontes, Raf, Tantztheatre Wuppertal Pina Bausch, Marco Gandini e molti altri.La sua esperienza l’ha portato a vivere, oltre che a Torino, la sua città natale, anche a Modena, Reg-gio Emilia, Roma, Medellin, Bogotà, Caracas, Londra. Ora divide la propria vita tra la Calabria e la Svizzera. Attraverso la pagina Facebook “Alberto Micelotta”, è in costante contatto con i propri lettori e promuove anche le proprie performance pubbliche.

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