Tutto è avvenuto durante la giornata di domenica, quando la Corea del Nord ha sparato circa 500 colpi di artiglieria pesante verso la Northern Limit Line, ossia la linea di confine marittimo che divide le due Coree, e 100 proiettili hanno superato la linea di confine esplodendo nelle acque sud coreane e costringendo la marina di Seoul a rispondere al fuoco con circa 300 pezzi di artiglieria.
Il regime di Pyongyang ha comunque deliberatamente mirato i suoi razzi verso l’isola di Baengnyeong, costringendo il governo sud coreano ad evacuare i residenti con aerei militari. Il governo di Pechino si è detto preoccupato per l’escalation della tensione in atto tra le due Coree e tramite il portavoce del ministero degli Esteri Hong Lei lancia un appello ai governi delle due Coree e invita la Corea del Nord, soprattutto, a non mettere in atto comportamenti che possono danneggiare la stabilità della penisola coreana e che vanno contro la pace.
Pyongyang risponde invece che il lancio è avvenuto in risposta alla condanna dell’ONU dei lanci missilistici avvenuti la scorsa settimana ed è un segno di protesta contro le esercitazioni militari congiunte tra le forze armate del Sud con gli USA. Wang Junsheng, un ricercatore di studi dell’Asia orientale presso l’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, ha detto che la mossa di Pyongyang potrebbe essere stato in risposta a diversi eventi.
La Corea del Nord ha messo in scena una serie di lanci di missili, per lo più a corto raggio, in risposta a quello che vede come una minaccia rappresentata dalle annulai esercitazioni militari USA-Sud Corea, Foal Eagle che termineranno il 18 aprile. “Il bombardamento è espressione di insoddisfazione della Corea del Nord”, ha detto Wang. Jia Xiudong, un ricercatore di affari internazionali presso l’Istituto cinese di studi internazionali ha detto: “Pyongyang sa che la tensione non aiuterà a rompere l’isolamento dalla comunità internazionale.”
Allo stesso tempo, la Repubblica della Corea del Nord non vuole che la situazione diventi fuori controllo, perché un aumento della tensione è in contrasto con la pacifica iniziativa progresso del presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye. La Casa Bianca ha detto che le azioni della Corea del Nord sono pericolose e provocatorio e aggravano ulteriormente le tensioni nella regione.
Il portavoce della Casa Bianca Jonathan Lalley ha dichiarato che gli Stati Uniti restano fermi nel loro impegno per la difesa dei suoi alleati e sta lavorando in stretto coordinamento con la Repubblica di Corea e Giappone. Il portavoce del ministero della Difesa di Seoul, Kim Min-seok, ha detto che l’azione della Corea del Nord “è una provocazione pianificata e un tentativo di testare la determinazione del nostro esercito per difendere la Northern Limit Line.”
La Northern Limit Line è un confine marittimo che avvolge la costa della Corea del Nord avvolge ed è stata teatro di frequenti scontri. La NLL è stato tracciata alla fine della Guerra di Corea e la Corea del Nord non la riconosce. Le due parti sono ancora tecnicamente in guerra: il conflitto si concluse con una tregua e non un trattato. Nel 2010, quattro persone sono state uccise quando la Corea del Nord ha bombardato l’isola sud coreana di Yeonpyeong . All’inizio di quell’anno, una nave militare di Seoul è stata affondata vicino alla linea, uccidendo 46 marinai, anche se Pyongyang nega ogni coinvolgimento con quella strage.
In ultimo, alle 04:00 circa ora di Seoul, di lunedì 01 aprile, un aereo senza pilota non identificato caduto nell’isola Baengnyeong, appena a sud della Northern Limit Line. Il drone intercettato lunedì era dello stesso tipo di quello trovato il 24 marzo a Paju, 50 km a nord ovest di Seoul. Funzionari dell’ intelligence e militari della Corea del Sud stanno indagando sulla provenienza dei due droni che, si suppone, siano stati fatti decollare dalla Repubblica Democratica della Corea del Nord.
Gian Giacomo William Faillace