Ieri in commissione Ambiente a palazzo Marino si è tornati a parlare di piazza Castello. In particolare sono stati relazionati gli 11 progetti commissionati dal Comune in collaborazione con la Triennale, nel cosiddetto percorso partecipato denominato “Atelier Castello” che ha coinvolto anche i cittadini. Gli architetti si sono in particolare preoccupati di armonizzare la grossa area pedonale voluta dal Comune con un progetto di fruibilità coerente per i cittadini.
I progetti sono pensati per Expo 2015, per questo sono tutti considerati reversibili, e infatti prevedono sostanzialmente tutti inserti provvisori sovrapposti agli spazi già esistenti. Interessante notare come due di questi progetti propongano un ritorno al transito delle auto nella piazza, in controtendenza quindi con quanto il Comune ha voluto realizzare in fretta e furia all’inizio di quest’anno.
Il budget per i progetti è stato fissato a 200.000 euro, pur sottolineando che si tratta di un “punto di riferimento ragionevole”, da parte del capo di gabinetto del sindaco Maurizio Baruffi, che ha anche precisato come ulteriori modifiche potrebbero essere approvate dal Consiglio Comunale in assestamento di bilancio. La decisione sul progetto, secondo la giunta, arriverà a novembre, e per la sua realizzazione verranno usati i fondi della manutenzione ordinaria.
Dalla giunta, ha precisato Baruffi, proseguono gli inviti ai cittadini di esprimere la propria opinione attraverso il portale del comune, dove in una pagina dedicata si può esprimere il proprio gradimento su ogni progetto. In ogni caso, precisa Baruffi, “la decisione finale compete alla giunta che si assumera’ anche la responsabilita’ sulla compatibilita’ economica”. Insomma, se costa troppo non si fa. Inoltre il capo di gabinetto ha anche aggiunto come il ritorno delle auto nella piazza, previsto da due progetti, comporta “difficoltà tecniche e di gestione”.
Critico su tutti Riccardo De Corato, Fdi, che riprende alcune delle parole dei consiglieri di maggioranza pronunciate durante la commissione: “Tutti gli esponenti di centrosinistra che adesso ammettono che l’Expo Gate è una porcheria dove erano quando è stato costruito? Tanto più che è costato quasi 5 milioni di euro. Chi li restituisce quei soldi ai cittadini? Adesso si parla di toglierlo il prima possibile, ma intanto uno dei monumenti più belli della nostra città verrà presentato ai turisti dell’Expo con una prigione davanti. E questo è il primo fallimento dell’Amministrazione su piazza Castello, riconosciuto dalla maggioranza stessa. Poi c’è la questione della pedonalizzazione. Due dei progetti presentati per la piazza contemplano il ritorno delle auto: secondo fallimento. Gli architetti chiamati a pensare soluzioni per il Castello stanno già ipotizzando la riapertura al traffico. Soldi buttati e soluzioni disastrose: il Comune non ne ha azzeccata una. A questo punto faccia retromarcia sulla pedonalizzazione ed elimini al più presto l’Expo Gate”.
Il processo avviato ormai da molti mesi sta giungendo quindi a una conclusione, che però non modificherà radicalmente la piazza ma la renderà fruibile in vista di Expo 2015. Se questi allestimenti potranno essere funzionali al grande afflusso di turisti che ci si aspetta per Expo, la questione per i milanesi sarà soprattutto cosa rimarrà dopo nella piazza, ma di questo ancora non se ne parla.
Gabriele Legramandi