Piazza Aspromonte, nel Quartiere di Città Studi, municipio 3 di Milano ha un campo per il gioco delle bocce inserito in una bella area verde che costituisce il centro focale della piazza.
Il parco è bello e le strutture sportive, che favoriscono l’aggregazione dei cittadini che vivono nella zona, sono molto belle e comode. Tanto comode che la gente fa fatica ad andare via e finisce per dormire lí. Non vogliono perdere tempo e non vanno a casa neppure per andare in bagno.
Ovviamente le cose non stanno esattamente cosí. Le persone che usano il campo da bocce per dormire e il prato per fare i loro bisogni sembra non abbiano una casa. Il consigliere del municipio 3 Marco Cagnolati ci ha inviato una raccolta di fotografie e il testo di una lettera con cui chiede al Comune di intervenire su queste persone e di inserirle in uno dei progetti di recupero sociale, per il loro bene, e per il bene di chi vorrebbe usare il campo da bocce per l.uso per cui è stato creato.
Le foto del parco
La lettera al sindaco di Milano
Egr. Sindaco, Egr. Assessori. Per quanto di competenza, come da foto allegate, in località di cui in oggetto, segnalo continua presenza di bivacchi, la situazione è veramente insostenibile !!!! Ora all’interno del campo bocce si accampano tutti i giorni e tutte le notti individui che montano tende, urinano e defecano tutt’intorno. I cittadini sono esasperati. Vi chiedo di intervenire tramite i servizi sociali per far in modo che queste persone siano accompagnate in un inserimento presso strutture più civili e sicure in modo tale che la situazione di degrado segnalata cessi immediatamente.
È fondamentale la realizzazione di una cancellata, come vado dicendo da mes. Il progetto finalmente è stato approvato e messo a bilancio dal Consiglio Comunale nella seduta in cui si è approvato l’ultimo bilancio ma non è ancora stato attuato. Mi auguro sia a breve realizzato. Chiedo che, per quanto di competenza, verifichiate ed interveniate. In attesa di un riscontro vi ringrazio per la consueta collaborazione e porgo cordiali saluti. Marco Cagnolati.