di Livia Caliopi Biro
Sono sempre di più le persone che si sentono in difetto con Madre Natura quando si tratta di questioni di sostenibilità, purtroppo però pensare costantemente all’impatto di ogni scelta di vita non risolverà la crisi climatica, anzi può addirittura provocare un senso di paralisi.
Nonostante sia vero che alcuni studi abbiano dimostrato che l’eco-guilt possa incoraggiare alcuni cambiamenti positivi nella quotidianità, è improbabile che questi persistano nel lungo-termine. Essere ossessionati da ogni piccola scelta che si fa distrae dal quadro grande. Per affrontare in maniera concreta la crisi climatica deve esserci un cambiamento radicale a livello globale.
I sensi di colpa portano anche a pensare che comprare dei prodotti e servizi commercializzati come eco-compatibili possa combattere il problema del surriscaldamento, mentre l’obiettivo reale dovrebbe essere quello di ridurre i consumi in maniera complessiva.
Un grande rischio è inoltre quello dell’aumento di pratiche greenwashing, una strategia di marketing che trae vantaggio dall’aumento dell’interesse pubblico sulle questioni relative all’ambiente e le cui dichiarazioni sulle pratiche e prodotti sono false o incomplete. Purtroppo così le persone che sono molto preoccupate per la crisi ambientale temono di non potersi unire al movimento ambientalista, proprio perché non si sentono meritevoli o all’altezza. Le nostre scelte personali contano, soprattutto quando agiamo come parte di una comunità e concentrarsi su come queste azioni possano creare cambiamenti sociali su larga scala avrà un impatto positivo maggiore.
Come punto di partenza, ecco alcune azioni alla portata di tutti che possono fare una reale differenza:
Firmare una petizione: non costa nulla e può dare forza ad una missione condivisa.
Comprare meno: rallentare il passo e dare un peso agli acquisti permettere di scegliere prodotti di qualità.
Avere cura di ciò che già si possiede: dare il giusto valore alle cose è il modo migliore e più facili per essere più sostenibili.
Privilegiare brand che agiscono con trasparenza e condividono più informazioni possibili sulla loro merce.
Acquistare prodotti certificati in maniera affidabile e che hanno un basso impatto ambientale.
Restare informati: essere sempre aggiornati con le notizie, partecipare ad incontri e webinar, leggere libri sulla materia e guardare documentari.