di Martina Biassoni
Questi sono giorni caotici, in cui le incertezze superano di gran lunga le certezze, la sensazione d’essere dispersi in una dimensione parallela non si scrolla di dosso nemmeno fingendo di non credere che tutto ciò che sta accadendo sia vero.
Il tentativo un po’ goffo di passare il tempo occupandosi di milioni di cose in una giornata, l’ho sperimentato in prima persona, non funziona, perché la sera, quando ci si siede stanchi dalle fatiche della giornata accoccolati sul divano a guardare la propria serie del cuore, un film o anche solo a leggere, la realtà cade addosso come una pesante incudine e la tristezza e lo sconforto possono prendere il sopravvento senza che ce ne si accorga.
Chi mi conosce sa bene che, nonostante stare a casa non rappresenti un problema per me, in questi giorni in cui stare a casa è tutto quello che si debba fare, un po’, questi metri quadri, iniziano a starmi stretti. Non è facile non lasciarsi abbattere, ma l’iniziare con il porsi delle regole e l’avere una routine può essere il metodo perfetto per la sopravvivenza.
La routine calma la nostra mente che in questi giorni si sente un po’ come i panni durante la centrifuga ed ha sicuramente bisogno di una stirata; ed il mantenimento di orari normali, di pasti regolari e sani, ascoltare la propria playlist preferita o guardare serie tv e film che si stavano accodando alle altre priorità, fare attività fisica così che il proprio fisico non s’intorpidisca e cada in letargo sono dei metodi efficaci per favorire il rilascio della serotonina, l’ormone della felicità e del buonumore.
Anche non perdere i contatti con il mondo esterno, sia anche solo tramite messaggio, porta pace al nostro cervello e al nostro essere, e la pace e la tranquillità sono necessarie nella vita “normale”, figuriamoci adesso. Per cui anche evitare la sovraesposizione alle notizie negative, ricercare positività in ogni azione ed in ogni contatto, può essere d’aiuto.
Ma anche riflettere, pensare se il proprio cammino e la propria direzione siano soddisfacenti e ci sia d’andarne fieri, oppure, se si possa aggiustare il tiro, cambiare qualche tassello, qualche mattone per costruire un sentiero più bello. Riflettere sulle persone che ci circondano, se valga la pena chiamare amico qualcuno che magari non fa altro che deluderci oppure se sia possibile rivalutare qualcun altro che si sta dimostrando diverso da quanto si pensava.
Cercare di capire se si è soddisfatti in tutti gli aspetti della propria “quotidianità normale”, o se si possa migliorarsi, porta a scoprire l’ultimo punto, il più importante forse, di questa lista della positività: preparare un piano d’azione per tuffarsi nel post-quarantena felici, ma anche decisi e con delle priorità chiare e ben delineate, che permettano di raggiungere il vostro obiettivo, qualunque esso sia.
Poi è chiaro che questi giorni passeranno, ma tutto questo lavoro di riflessione, di ridimensionamento e di ri-messa in gioco di se stessi porterà i propri frutti mantenendo attivo il percorso di riflessione, sempre incrementato da svaghi, affetti e caratteristiche della vita che ci rendono felici. E poi, se tutto quello che vi fa stare bene è stare tutto il giorno a guardare la televisione, o a leggere chi sono io per impedirvelo? Soprattutto poi considerando che stare bene è la chiave di volta.
L’importante è ricordarsi che tutto passa e che torneremo a sentire il sole e il vento sulla pelle molto, molto presto. Sempre ricordandoci che non possiamo controllare tutto quello che succede intorno a noi, ma che possiamo controllare come noi reagiamo e ne veniamo influenzati.