Traffico in tilt sull’A1 a causa di una guerriglia tra gli Ultras romani e quelli napoletani che hanno provocato un rallentamento di un paio d’ore in direzione nord, obbligando alla chiusura del tratto stradale, per circa 50 minuti all’altezza dell’area di servizio Badia Alpino.
Tra i partecipanti un ferito da arma da taglio, fortunatamente non grave, che poi è stato arrestato durante la serata per rissa aggravata.
La rissa è iniziata alle 13:30, quando 350 tifosi del Napoli, diretti a Genova, si sono fermati nell’area di servizio precedentemente indicata.
Come da protocollo, gli agenti hanno chiuso l’ingresso dell’Autogrill per impedire ai romanisti di venire a contatto con la tifoseria partenopea, pertanto i tifosi della Roma, hanno deciso di fermarsi nei pressi dell’area di sosta.
Una volta avvistati dalla tifoseria rivale, una parte della schiera napoletana, ha iniziato a lanciare oggetti verso le autovetture in sosta sulla carreggiata.
Entrambi i gruppi interessati, in breve tempo, hanno innescato una guerra che ha provocato 15 km di coda.
Alla base di questi scontri vi è l’omicidio di Ciro Esposito, avvenuto nei pressi dello Stadio Olimpico, il 3 maggio del 2014, commesso dell’ex ultrà romanista, successivamente identificato e condannato, Daniele De Santis.
L’Autogrill è infatti lo stesso in cui fu ucciso Gabriele Sandri nel 2007.
Il Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, li ha definiti delinquenti e non tifosi, -“le trasferte servono per cantare, abbracciarsi e gioire per la propria squadra e non per creare disagi, orrore e panico come quelli visti ieri sull’A1”- dichiara Abodi, -“mi auguro pertanto che i teppisti interessati possano pagare per i danni commessi”-.
di Daniela Buonocore
