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lunedì, 25 Novembre, 2024

PALIO DI LEGNANO: vince Sant'Erasmo

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Il Palio delle contrade di Legnano,  quest’anno ha visto la tanto attesa vittoria della contrada di Sant’Erasmo,  la più blasonata delle otto contrade in cui è divisa la città lombarda.

Secondo per importanza solomal palio di Siena, la sagra del carroccio ricorda il coraggio e la vittoria dell’esercito della Lega Lombarda, l’alleanza tra liberi comuni, guidato dal capitano di ventura Alberto da Giussano,  contro le truppe dell’imperatore del Sacro Romano Impero, Federico I di Svevia detto il Barbarossa. 

10373522_10203874093882123_3809687609866334868_nEra il 29 maggio 1176, era un sabato mattina quando infurio’ la battaglia,  nella contrada della Flora, al confine tra Legnano e la frazione bustocca di Borsano e durò fin nel tardo pomeriggio, quando giunse, sul campo di battaglia, il Carroccio, scortato dai cavalieri della morte comandati da Alberto da Giussano, che diedero il colpo di grazia all’esercito imperiale che, ad onor del vero, si era battuto valorosamente ma con grande dispendio di energie.

Le gesta dei soldati della Lega Lombarda del 1176, vennero ricordate nei secoli e quel valore, quel sentimento di libertà e di affrancamento dal giogo di un imperatore straniero, vennero cantate da artisti del Risorgimento come Giuseppe Verdi,  da Goffredo Mameli nell’inno nazio ale e successivamente da Giosuè Carducci. 

10155672_10203874094962150_7711474713596808764_nDetto questo, trovo al quanto sterili alcune critiche rivolte al Governatore della Regione Lombardi, Roberto Maroni,  per aver esposto, presso l’ingresso del palazzo dell’istituzione lombarda, il Carroccio ( ovviamente privo di buoi), critiche che affermavano che, essendo l’attuale governatore di fede leghista, l’esposizione di quel carro, simbolo della vittoria di una battaglia che venne combattuta non solo per la Lombardia bensì per l’Italia del tempo, fosse solo ostentazione del simbolo caro al partito che Maroni  rappresenta, non sapendo, ovviamente in buona fede, che quel carro, quella battaglia, quei guerrieri nonché il Palio delle contrade legnanesi non sono solo il simbolo di una città della Lombardia,  bensì sono un simbolo per l’Italia intera, libera dall’oppressione dello straniero e libera di autogovernarsi.

Gian Giacomo William Faillace

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