Ha aperto al pubblico ieri nelle sale espositive di Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, la mostra fotografica “La Nebbiosa – lo sguardo di Pasolini su una Milano ormai scomparsa”, promossa da Comune di Milano | Cultura, Polo Musei Storici e Musei Archeologici all’interno del palinsesto della Primavera di Milano, e prodotta da CreE e il Saggiatore Mostre. In programma fino al 14 settembre 2014, con ingresso libero, la mostra prende il titolo dalla sceneggiatura, scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1959, che avrebbe dovuto diventare un film; il progetto allora non andò in porto e il testo rimase inedito fino alla sua pubblicazione per il Saggiatore nel 2013.
“Una mostra che racconta Milano in un periodo importante della sua storia, quel Dopoguerra che è stato fucina di talenti e di progressi culturali, economici e industriali – ha commentato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un periodo che rappresenta bene una delle caratteristiche fondamentali della nostra città: la capacità di accogliere persone e idee diverse, di rielaborarle con lo spirito al tempo stesso creativo e fattivo tipico dei milanesi, dimostrandosi sempre motore di avanguardie, non solo nella storia dell’arte e del pensiero ma anche nello sviluppo sociale e culturale. Una capacità che esprime pienamente il fil rouge che unisce tutti gli eventi della ‘Primavera di Milano’.
Una mostra – ha concluso l’assessore Del Corno – che sarà arricchita dal contributo di tutti i milanesi che la visiteranno, invitati a esporre i propri ricordi di famiglia per condividerli e offrire così un affresco più completo, oltre che inedito, della nostra città negli anni dal 1950 al 1965. Scatti d’epoca di maestri come Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Federico Garolla e altri nomi della fotografia italiana d’autore, tratti dall’Archivio Contrasto, a eccezione delle immagini di Mufoco – Museo Fotografia Contemporanea, costituiscono la prima sezione della mostra, intitolata ‘Lo sguardo di Pasolini su una Milano ormai scomparsa’. Pensata per ripercorrere idealmente il passaggio dello scrittore a Milano in occasione della stesura de La Nebbiosa, la rassegna traccia un ipotetico reportage sui possibili spazi del film mai realizzato attraverso le immagini di una città, come la vide e testimoniò Pasolini in quegli anni: la Milano piena di ombre e luci del boom, dei grattacieli e delle nuove periferie, una sorta di contraltare meneghino alla Roma di Accattone.
Obiettivo dei curatori è immaginare e rappresentare in mostra quali avrebbero potuto essere i luoghi e i volti di questo film mai girato, attingendo a immagini d’epoca evocative di pezzi di una città radicalmente mutata. Alle fotografie si accompagnano testi scelti de La Nebbiosa: un vero e proprio racconto attraverso immagini e parole, che il visitatore può immaginare come lo storyboard pensato da Pier Paolo Pasolini per il suo film: Metanopoli, la città ideale progettata da Enrico Mattei, i nuovi grattacieli Galfa e Pirelli, costellati di luce, le periferie dove cascine e alberi affiancano le nuove costruzioni, i quartieri oltre il naviglio con le rovine e le case sventrate: la Milano della Nebbiosa ci appare oggi molto diversa.
La seconda parte della mostra, intitolata ‘Lo sguardo dei milanesi fa rivivere una Milano ormai scomparsa’, con apertura al pubblico da giovedì 5 giugno, è un omaggio alla città scomparsa e a tutti coloro che la videro ai tempi di Pasolini e la immortalarono attraverso le proprie immagini fotografiche. A costituire la rassegna saranno infatti gli stessi milanesi, invitati da uno speciale “appello” a condividere il ricordo della loro città, partecipando a quella che può definirsi come la prima social exhibition milanese. I visitatori che porteranno con sé una o più fotografie – scattate a Milano e dintorni tra il 1950 e il 1965 – avranno la possibilità di esporre in mostra, con il loro nome, le migliori. Le 1850 caselle disponibili, una volta riempite con le fotografie selezionate, ricostruiranno così un mosaico ideale della Milano di quegli anni, come la percepirono i suoi abitanti. Il progetto si sviluppa dalla convinzione che le vecchie fotografie, tramandate o custodite nei cassetti, siano la testimonianza di una storia che non è stata raccontata, proprio come La Nebbiosa. Una storia fatta di ricordi e immagini che spesso hanno poco da invidiare a quelle dei grandi fotografi.
Apertura al pubblico dall’8 maggio al 14 settembre 2014
Spazi al pianoterra di Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, Via Borgonuovo 23, Milano
martedì – domenica, 9.00-13.00 / 14.00-17.30
Simona Belluccio