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venerdì, 29 Novembre, 2024

Olimpiadi, da Coni e Zaia ultimo appello:"Torino ci ripensi".

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Il governatore del Veneto: “Per due sole città trovare 400 milioni è unʼimpresa”. Malagò: “A far saltare il banco è stata la Appendino”. Il sindaco di Milano: “Avanti con Cortina”.

Il governatore del Veneto, Luca Zaia prova a trovare una soluzione in extremis per la candidatura alle Olimpiadi. “Io faccio un appello al sindaco di Torino, Chiara Appendino, perché ci ripensi – ha detto -. Una soluzione si può trovare per dare un’opportunità a Torino”. Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, la scelta torinese “è un autolesionismo assoluto e mi dispiace. Ma siamo ancora in tempo per ripensarci”.

Il governatore del Veneto sottolinea che “questa non è una sfida o una prova muscolare”, e spiega di essere “un inguaribile ottimista: non ci sono solo i 980 milioni per le Olimpiadi, noi rinunciamo anche al tema del posizionamento del nome. E’ un peccato sciupare questa opportunità“. Zaia chiarisce quindi che “senza le garanzie del governo, ma io spero che questo non accada, è chiaro che per sole due città trovare 400 milioni non è una cosa da poco. Ma spero sempre nel sostegno del Coni e l’appello al governo resta aperto”.
E proprio il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ricostruisce l’iter della vicenda spiegando che è stata proprio Torino a far saltare il banco. “Avendo tre candidature – spiega – abbiamo chiesto al governo come muoverci. Ci hanno indicato due condizioni: la coesione più totale e la massima attenzione rispetto ai costi. Una commissione ha deciso che la cosa migliore fosse la candidatura a tre. La migliore, la più innovativa, una grande idea. Ci siamo rivolti al Cio che ha ritenuto fattibile la cosa, anche grazie a quanto previsto dall’agenda 2020″.
A quel punto, prosegue Malagò, “il governatore del Veneto Zaia ha fatto sapere che l’ipotesi tridente andava bene. Il sindaco di Milano Sala ha posto due condizioni: che la governance restasse in mano al governo e che Milano dovesse essere la prima nei loghi e nell’acronimo – Milano-Torino-Cortina”. La Appendino, invece, “ha fatto sapere di rimanere ferma alla delibera del Consiglio Comunale per continuare la candidatura olimpica in solitudine. E’ evidente che non c’è altra motivazione. A questo punto il sottosegretario Giorgetti è andato in Parlamento prendendo atto che non ci fosse condivisione”.
Sul tema interviene poi anche il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino che sottoscrive l’appello del collega veneto: “Penso ci sia ancora tempo. Faccio mio l’appello di Luca Zaia”.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, invece, non rimpiange l’uscita di Torino: “Sono assolutamente d’accordo con l’accoppiata Milano e Cortina. Nel brand olimpico ci sarà Milano-Cortina 2026″. Il primo cittadino meneghino spiega quindi di aver “sentito il sindaco di Cortina e lui è d’accordo. La mia battaglia non è di arroganza, ma in questo momento avere davanti il nome e l’immagine di Milano è un bene per tutti, per questa città e per l’Italia. Lo dice uno che è spesso all’estero e sente gli umori del mondo su Milano, una città che ha grande reputazione”.

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