di Martina Grandori
Un progetto virtuoso e innovativo quello di Powered by Biodiesel, al centro gli olii esausti, gli olii da cucina già utilizzati trasformati in biocarburante per i mezzi pubblici. Accade in Portogallo, nazione che a dispetto di tanti altri paesi in Europa si sta portando avanti per una qualità della vita migliore.
Powered by Biodiesel è frutto di un accordo tra la società di trasporto pubblico di Lisbona, Carris e Prio, uno dei principali operatori avanzati nel settore dei carburanti e dei biocarburanti in Portogallo. Dopo anni di studi a livello internazionale, dopo anni in cui i biocarburanti erano fuori mercato per i prezzi troppo alti a cui venivano proposti sul mercato, ecco che qualcosa inizia a muoversi.
Una sperimentazione durata circa sei mesi, prima tante ricerche e dati erano poco incoraggianti, ma ora un piccolo segnale positivo. A Lisbona gli autobus di una delle principali linee di trasporto pubblico sono alimentati da biodiesel Prio B100, ricavato da olio esausto da cucina, opportunamente processato. In questo modo si riducono le emissioni di gas a effetto serra dei combustibili fossili tradizionali dell’83%, valorizzando fra le altre cose una materia naturale che non avrebbe altre possibilità di riutilizzo. L’altro aspetto positivo è che i bus di Lisbona non hanno dovuto subire modifiche tecniche, in questo modo l’operazione è costata meno.
In Italia si è iniziato in maniera blanda dall’anno scorso un’operazione più diffusa per avviare nelle strutture commerciali la raccolta di oli e grassi vegetali e animali esausti prodotti nelle abitazioni domestiche. Alcuni comuni, pochi in realtà, hanno predisposto bidoni appositi per la raccolta differenziata dell’olio esausto, nonostante il rapporto “L’Italia del Riciclo 2019” a cura della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presentato a Roma a dicembre 2019, posizioni l’Italia ai primi posti in Europa per la raccolta dei rifiuti. Per chi volesse attivarsi con la raccolta degli olii alimentari, sul sito del Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Olii Minerali Usati potete trovare i centri di raccolta.
Un’iniziativa che mira ad un contributo ambientale importante: lo smaltimento degli olii esausti è difficile, galleggiando sulla superficie dell’acqua, impedendo il normale scambio di ossigeno con l’esterno e un solo litro d’olio può rendere non potabile fino ad un milione di litri d’acqua, oltre ad essere dannoso per gli ecosistemi. E poi l’aspetto della sensibilizzazione del cittadino: la netta maggioranza delle persone ancora non percepisce l’olio da cucina come un rifiuto da differenziare e lo butta direttamente nel lavandino.