Di Vito Foschi
Ofiuco o Serpentario, colui che porta il serpente, è una delle 48 costellazione conosciute sin dall’antichità come trasmessaci da Tolomeo. Una sua peculiarità è di essere percorsa dall’eclittica, ovvero il percorso apparente del sole in un anno nella volta celeste. Le altre dodici costellazioni che incidono sull’eclittica sono le costellazioni dello zodiaco. In linea teorica l’Ofiuco dovrebbe essere il tredicesimo segno dello zodiaco, ma per ragioni pratiche e simboliche è stato escluso. L’anno era considerato di 360 giorni e quindi il cerchio apparente che il sole compie nella volta celeste veniva diviso in 360 gradi che potevano facilmente essere divisi in dodicesimi di 30 gradi e ogni dodicesimo lo si è fatto corrispondere ad una costellazione e da qui lo zodiaco. È evidente che la divisione per 13 diventava più difficoltosa e poi fin dall’antichità il numero dodici ha simboleggiato la pienezza. La costellazione dell’Ofiuco sovrapposta a quella del Serpente viene rappresentata come un uomo che tiene in mano un serpente. In epoca moderna sono state proposte delle modifiche all’oroscopo tradizionale per includere l’Ofiuco, un primo tentativo negli anni Settanta che includeva anche la costellazione della Balena per avere un numero pari di segni e poi negli anni Novanta un oroscopo a 13 segni che ha avuto successo in Giappone.
Nella mitologia Ofiuco rappresenta Asclepio, il dio della medicina e la rappresentazione con il serpente si riferisce ad un episodio particolare della sua vita. Intanto ricordiamo che il serpente è simbolo di rinascita e immortalità per la sua caratteristica di cambiare pelle. Abbandona la sua vecchia pelle per acquisirne una nuova, come se avesse un corpo nuovo ad ogni passaggio. Nella leggenda Asclepio si trova ad affrontare la morte di Glauco, figlio del re Minosse. Mentre era intento ad osservare il corpo del ragazzo si avvicina un serpente e prontamente lo ammazza con il suo bastone e qui avviene un fenomeno particolare: un secondo serpente si avvicina a quello morto toccandolo con erba misteriosa riportandolo in vita. A questo punto Asclepio con la stessa erba riporta in vita Glauco divenendo a quel punto il medico per eccellenza. Da qui nasce il simbolo del bastone con un serpente avvolto adottato come simbolo della medicina spesso confuso con il caduceo, bastone con due serpenti avvolti e due ali in sommità, simbolo del dio Hermes, messaggero degli dèi. Nell’uso odierno spesso i due simboli sono considerati intercambiabili come simbolo della medicina.
Questo episodio del serpente attribuito al dio Asclepio fa immaginare la costellazione dell’Ofiuco come un uomo che ha nelle mani le due estremità di un serpente.