di Angelo Portale
La seconda lettura di questa domenica è tratta dal primo capitolo della lettera di San Paolo agli Efesini. Mi soffermo sui seguenti versetti: «Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità […] secondo il disegno d’amore della sua volontà […]».
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Con questi versetti Paolo ci offre la sua visione del mondo considerando il punto di vista di Dio. Ci svela il perché esiste un mondo, il perché Dio ha scelto di creare il mondo, quale è il progetto di Dio per l’uomo.
Molti di noi spesso si chiedono: perché Dio ha creato l’uomo? Cosa faceva prima di creare il mondo? E altre domande simili. È innanzitutto da dire, rispondendo alla prima domanda e confutando il filosofo Hegel secondo cui Dio ha creato per necessità sua e per poter comprendere meglio se stesso nella creazione, che non è così. Dio non ha ci ha creati per necessità ma per scelta e per un progetto di bene. Quindi, all’inizio della creazione, c’è una scelta e la motivazione di tale scelta è stata l’amore: un desiderio di condivisione. Alla seconda domanda invece non possiamo rispondere. Dalla Rivelazione sappiamo solo che Dio esiste da sempre, cioè non ha mai iniziato a vivere, c’è sempre stato, nessuno lo ha creato. Egli esiste da sempre, dall’eternità. Sappiamo che esiste da sempre come una comunità di tre persone (non umane ma divine) in piena comunione d’amore, talmente forte che la natura stessa di Dio è l’amore. Cosa accadde poi? Accadde che dal nulla creò uno spazio e tutta l’energia che dal Big Bang si è evoluta in galassie, pianeti, ecc., fino ad arrivare all’uomo che, fino a prova contraria, per ora è l’unico essere cosciente dell’universo. L’uomo è quindi un essere nato non per caso, né per necessità, né perché creato da un demiurgo che non si sa bene se è buono o malvagio. L’uomo è stato pensato, voluto, creato da Dio. È questa la nostra origine. Ripetiamolo con forza alle nostre paure inconsce, ai nostri smarrimenti, alla nostra coscienza quando perde il terreno sotto i piedi: noi abbiamo una origine la cui motivazione è stata l’amore! L’universo esiste perché Dio lo ha voluto. Le conseguenze di questa verità, ricevuta grazie a Gesù, sono smisurate! Vi sembra poco sapere di esserci perché Dio ci ha voluti? Per me non è poco. Per me è tutto. Sapere e credere che la mia origine è stata desiderata, che chi l’ha voluta è Dio e non un demiurgo ibrido, che questo Dio è un Padre buono, che la meta di questa durata terrestre è Dio stesso, è per me ossigeno, la verità più importante da sapere, la roccia più forte a cui aggrapparmi, il rifugio più sicuro dove ripararmi, la vera ragione per vivere malgrado, delle volte, la vita stessa, malgrado, delle volte, me stesso.
Dio ci ha scelti «[…] per farci santi nella carità». La santità non è la perfezione morale ma l’opera della Spirito Santo in noi e la nostra risposta d’amore. Si santifica chi ama e perdona, chi si lascia amare e si lascia perdonare, non chi non sbaglia mai.
È da poco iniziato un nuovo anno. La liturgia ogni primo Gennaio celebra la Solennità di Maria Madre di Dio. Ci accompagni la Sua protezione e la sua intercessione! Buon anno a ciascuno dei lettori!