Si è consumata nella notte tra sabato e domenica scorsa nel nord-est della Nigeria, nel villaggio di Izghe, l’ennesima strage ai danni della minoranza cristiana da parte del gruppo terrorista islamico nigeriano Boko Haram. Secondo alcuni testimoni, che si sono miracolosamente salvati fuggendo durante i momenti concitati della violenza, favoriti anche dalla folta boscaglia e dall’oscuritaà notturna, pare che gli islamici siano arrivati presso il villaggio a bordo di camion e moto travestiti da militari.
Subito dopo, hanno costretto gli uomini a radunarsi in un’area del villaggio ed è iniziata la mattanza, massacrandoli a colpi di arma da fuoco ma anche a colpi di machete al tetro grido “Allah akbar!” Terminato il loro rituale di sangue a danno degli “infedeli”, gli islamici di Boko Haram, hanno settacciato il villaggio in cerca di eventuali superstiti ed infine hanno saccheggiato i magazzini alimentari fuggendo subito dopo. Sul terreno sono rimaste 106 vittime.
Nelle ultime settimane, comunque, la “guerra santa “ del gruppo Boko Haram ha mietuto numerose altre vittime, sempre la settimana scorsa è avvenuta un’altra strage che ha visto perire 40 cristiani e la settimana precedente è stata attaccata una chiesa durante una funzione religiosa che visto la repentina morte di oltre una ventina di cristiani. Pare al momento che la violenza religiosa islamica sia e inarrestabile e totalmente fuori controllo in Nigeria, nonostante tutte le contromisure adottate dall’attuale presidente cristiano Jonathan Goodluck.
Intanto in Europa e negli U.S.A. pare che questo genocidio, perché di questo si tratta, non esista o comunque viene colpevolmente omesso: Obama, Napolitano, Bonino e la baronessa Ashton hanno a cuore solo l’incolumità dei nostri futuri carnefici.
Persino la Santa Sede pare che abbia molte reticenze a prendere le difese dei suoi fedeli in Nigeria, in Egitto, dove la minoranza copta è bersaglio dei terroristi della Fratellanza musulmana di Mursi, ed in Siria, paese martoriato dalla guerra religiosa (travestita da guerra civile e laica) contro la laicità del regime di Assad e dove i ribelli, finanziati da Obama, Qatar e logisticamente anche dall’Arabia Saudita che, negli ultimi giorni, ha fornito ai “ribelli” alcune batterie di contraerea, uccidono sistematicamente, fino al punto da decimarla, una delle più antiche comunità cristiane del mondo.
Gian Giacomo William Faillace