Non abbassano la guardia i due consiglieri di centro destra a Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano (Forza Italia) e Antonio Lamiranda (Fratelli d’Italia) che tornano a denunciare la presenza di una nuova moschea abusiva in Via Trento 106 Sesto San Giovanni.
«Ancora una volta la comunità islamica locale mostra il più totale disprezzo per le regole e le leggi italiane, in barba ai proclami di chi sventola la bandiera dell’accoglienza e dell’integrazione. Non è la prima volta – spiegano i due consiglieri – che la comunità islamica locale trasgredisce alle leggi, destinando a uso improprio immobili d’altro genere, anche in Via Vittorio Veneto era avvenuta la medesima situazione alcuni anni fa».
L’amministrazione decise di individuare un luogo idoneo per realizzare la nuova Moschea. La scelta ricadde su un’area periferica da risanare in quanto area ex industriale. Nacque così il progetto Moschea Milano-Sesto, ma la possibilità di inaugurare la moschea in tempo per Expo sfumò davanti ai tempi delle bonifiche, così la comunità islamica ha deciso di allestire una Moschea in un capannone di Via Trento.
“Disarmante – continuano i consiglieri – apprendere che sindaco, assessori e uffici tecnici sarebbero a conoscenza del presunto illecito e seppure richiesto da alcuni cittadini non sono ancora intervenuti, avvallando condotte illecite dietro un falso buonismo di sinistra che prevede l’abbattimento delle regole per chi è straniero, mentre gli italiani devono rispettarle tutte. Manderemo copia dell’esposto anche in Regione Lombardia, chiedendo al governatore Roberto Maroni di intervenire per far rispettare la legalità”.
“Servono norme più restrittive specie dopo la relazione dei servizi segreti che definiscono le moschee luoghi di indottrinamento ideologico e di reclutamento di aspiranti combattenti per la jihad. A riguardo, – concludono i due esponenti di centro destra – stiamo aspettando ancora una presa di posizione della Comunità Islamica locale contro gli efferati crimini dell’Isis e contro la persecuzione dei cristiani e delle minoranze religiose in molti paesi dell’islam”.
Se Sesto piange, purtroppo nemmeno Milano ride. Il consigliere di zona Daniele Nahum (PD) è in questi giorni oggetto di insulti e minacce provenienti da ambienti filo islamici milanesi. Una vicenda vergognosa che sta raccogliendo la solidarietà anche di esponenti del centrodestra cittadino: “Esprimo massima solidarietà e vicinanza a Daniele Nahum – commenta Silvia Sardone, membro della segreteria regionale di Forza Italia – che è vittima in questi giorni di insulti violenti, intimidazioni e minacce da parte di estremisti di sinistra e esagitati delle comunità islamiche più oltranziste”.
“Considero essenziale creare un fronte comune di centrodestra e centrosinistra contro questo squadrismo di certi personaggi che non vogliono consentire a Nahum di esprimere la propria posizione moderata e assolutamente condivisibile sul conflitto israelo-palestinese e in generale sul fondamentalismo islamico. E’ assurdo che ci sia qualcuno che cerchi di emarginarlo dandogli etichette vergognose come nazi-sionista e bisogna sostenere Nahum nella sua battaglia contro la sinistra del pacifismo a senso unico. Propongo di invitarlo al presidio organizzato da Forza Italia contro i massacri dei cristiani e in generale contro la violenza dell’Isis e degli estremisti islamici per dimostrare un’unione di valori e pensieri tra fedi diverse e partiti di schieramenti opposti. Contro – conclude Sardone – la violenza di tutti i tipi, senza se e senza ma”.
La Critica