di Veronica Graf
Ebbene sì. Mi sono sempre chiesta se sarebbe mai arrivato il giorno in cui tutto, inclusa me, si potesse fermare.
L’abitudine ad essere cosmopolita e complice il sentirmi una Wonder Woman del nuovo millennio mi portavano i primi giorni quasi a non voler realizzare la gravità della situazione.
Lo ammetto, dietro la mia corazza cartonata c’è sempre stata un’unica ed angosciante paura: la privazione della libertà, e, soprattutto, la costrizione a dover stare chiusa in casa per un giorno intero.. figuriamoci per una quarantena!
Sapevo che l’interruzione di una vita a mille avrebbe comportato un lungo viaggio introspettivo che forse, ahimè, non ero sicura di essere pronta ad intraprendere… ero anche piuttosto pensierosa riguardo il fatto che sarebbe avvenuta una rivoluzione tra “l’avere e l’essere”.
La causa di tutto questo prende il nome addirittura di un oggetto regale.. cioè voglio dire.. oltre il danno la beffa!
Corona non è un personaggio pubblico né tantomeno ciò che indossa una regina e questo penso sia un dato di fatto che,oltre ad aver messo in ginocchio l’intera popolazione mondiale, sta mettendo a dura prova l’universo femminile!
Noi donne si sa, anche le meno vanitose, non vogliamo rinunciare alla cura dell’aspetto quindi pensate a quanto può essere dura la vita da femmina senza centri estetici e parrucchieri a disposizione.
Nonostante la pesante situazione, permettetemi un sano sarcasmo anche con la speranza di riuscire a strapparvi un sorriso.
Ripeto, spezzando una lancia frivola in questa guerra virale, vorrei sottolineare che ho scoperto che ci sono anche alcuni lati positivi nel tema della “reclusione”.
È vero, stiamo assaggiando l’amaro sapore dei tempi della guerra, questo me lo ha ricordato un racconto della mia adorata nonna che ha anche saggiamente sottolineato “noi non avevamo Internet all’epoca né tantomeno i comfort di oggi come riscaldamento e supermarket”.
Riflettendo non siamo così sfortunati, dobbiamo solo pazientare un po’ e noi donne credo stiamo diventando chi più e chi meno “casalinghe perfette”! Chi si improvvisa grande chef per conquistare il palato del proprio uomo, chi si dà alle pulizie per ammazzare il tempo, chi ne approfitta per stirare i panni, chi con qualche tutorial cerca di smaltire le chilocalorie di troppo, chi compra kit professionali negli unici negozi rimasti aperti e si reinventa estetista…
Ma al di là del dilettarsi in tutto ciò, in questo momento in cui sembra che il tempo si sia bloccato, stiamo capendo la cosa più importante: quanto la salute di chiunque sia fragile e che un semplice virus può toglierci completamente la normale quotidianità e decidere del nostro destino.
Si dà più valore a tutto, specialmente alle piccole cose ed ogni gesto lo pesiamo in modo diverso ora. In questa battaglia in cui non ci saranno né vincitori né vinti ma solo eroi come tutti gli operatori sanitari e le forze dell’ordine che si sono messi a disposizione per cercare di farci uscire il prima possibile da questo incubo.
Adesso che l’unico volto che possiamo vedere in faccia senza mascherina è la paura, dobbiamo farci coraggio e aiutarci gli uni con gli altri perché mai come in questa emergenza è stato così fondamentale. Perciò mettiamo da parte tutto ciò che ci sembrava importante in passato;
perché tutto vada bene c’è bisogno dell’impegno di ognuno di noi.
È il momento di aprire il cuore.
Per questo vorrei far riflettere di quanto nulla al mondo sia più prezioso della vita stessa.
Penso a quanto sarà meraviglioso poterci di nuovo tutti riabbracciare…