Quello che è avvenuto durante la partita di calcio del campionato giovanissimi tra l’Accademia Sovico Calcio e la squadra Pierino Ghezzi, presso l’oratorio Don Bosco, ha dell’incredibile.
Un quattordicenne è stato preso a pugni e a calci dall’allenatore della squadra avversaria. Il povero malcapitato, che inizialmente non ha riscontrato gravi conseguenze, durante il suo ritorno a casa, a seguito di forti dolori pervenuti al torace, è stato accompagnato dai genitori al pronto soccorso, dal quale è stato dimesso con 7 giorni di prognosi per la rottura delle costole.
La madre si dichiara sconvolta dall’accaduto: “non mi spiego perché quell’uomo si sia scagliato con tanta violenza contro mio figlio, prendendolo a calci e a pugni fino a quando non è intervenuto qualcuno”.
L’allenatore in questione si è scusato solo quando la madre ha deciso di denunciarlo.
La società monzese ha sospeso il mister e il vicepresidente dell’Accademia Sovico Calcio, Luigi Bottone, si è dissociata dal comportamento inadeguato dell’allenatore, specificando che quest’ultimo non ha mai avuto reazioni del genere, al contrario si sarebbe sempre mostrato come una persona corretta. Hanno comunque rivolto le loro scuse alla famiglia del ragazzo e soprattutto a quest’ultimo, vittima di una violenza inaudita.
A scatenare l’ira dell’allenatore, sembrerebbe esser stato un calcio di rigore assegnato alla squadra avversaria pochi minuti prima dalla fine della partita.
La madre, seppur accettando le scuse da parte della società sportiva, che per lei non ha colpe, intende proseguire con la denuncia al mister, richiedendo il risarcimento dei danni psicofisici subiti dal ragazzo.
di Daniela Buonocore