Una nuova vera e propria malattia, quella che sta dilagando in Italia e nel resto del mondo, soprattutto dopo la pandemia, colpendo donne e uomini di ogni etnia ed età, ma i piu coinvolti sono sempre bambini e ragazzi.
Parliamo della “depressione da social” una vera e propria forma depressiva, che colpisce bambini e ragazzi. L’arrivo del COVID-19 ha portato tutti ad un utilizzo di internet smisurato: più è il tempo che i ragazzi trascorrono sui social, più aumenta il rischio di sviluppare sintomi depressivi.
A rivelarlo è la Sip, (società italiana di pediatria), che ha riscontrato, attraverso le indagini, un’associazione significativa tra la depressione e l’uso dei social. Non è ancora chiara la tipologia di circolo vizioso che si è innescata tra social e bambini, ma ciò che è certo è che più tempo questi trascorrono davanti ai dispositivi digitali, più diventa alto il rischio depressione acuta.
Bambini e adolescenti navigano troppo spesso da soli sui social media, in particolare su Instagram, TikTok e Youtube, con conseguenze negative inevitabili sul loro benessere fisico e psicosociale.
Purtroppo, però, la depressione non è l’unico rischio nel quale incorrono i bambini; molti hanno riportato disturbi alimentari e sono stati vittime di cyberbullismo. Manifestano stati di ansia, disturbi del sonno, dipendenza e problemi psicologici. Molti di loro, inoltre, avvertono sempre di più una distorsione della percezione del proprio corpo e della propria sfera sessuale. Altri, invece, riscontrano anche conseguenze fisiche, come mal di testa, disturbi visivi e posturali, ma anche tendinite e pollice da sms.
Inoltre, sono sempre di più i video che pubblicizzano cibi malsani che portano ad un’alimentazione scorretta.
I più deboli finiscono nella rete del cyberbullismo che, a seguito del grande stato d’ansia, può portare a gravi conseguenze.
di Daniela Buonocore