Un vero esempio di solidarietà ed integrazione in zona 5 in un quartiere di case popolari di Via Baroni 228 a Milano, abbiamo incontrato la Comunità Oklahoma nelle persone di Andrea Cainarca e Francesca Ciulli.
Due persone splendide che ci hanno raccontato la loro attività all’interno della Comunità dimostrando quanto amore e passione e quanta tenacia tra mille difficoltà, fatiche,gioie, speranza e delusioni, ci mettono nello svolgere la loro Mission.
La Comunità Oklahoma nasce nel 1982 con lo scopo di aiutare i minori in difficoltà che si sono macchiati di piccoli reati, per aiutarli ad inserirsi nella società civile senza più delinquere.
In questo momento sono 20 i ragazzi ospiti della Comunità con età tra i 13 e i 18 anni, tutti maschi di cui il 90% sono stranieri.
Il Tribunale dei minori e gli assistenti sociali, assegnano attraverso un vero e unico pronto intervento di prima accoglienza alla Comunità Oklahoma questi minorenni, per inserirli in un percorso educativo e di recupero, trattandosi la maggior parte di loro di minori non accompagnati.
Troviamo ragazzi di 13/14 anni giunti in Italia con barconi senza i loro familiari,ragazzi che sperano di trovare una vita migliore, ma che invece sono finiti per farsi coinvolgere dalla malavita.
Il loro slogan è la citazione di Cicerone “ se accanto alla biblioteca avrai l’orto nulla ti manca” ma tantissime sono le testimonianze di ragazzi recuperati che hanno trovato nella Comunità OKLAHOMA, la salvezza della malvagità della strada e l’opportunità di evitare una vita fuori legge, di evitare dipendenze da droghe, di trovare un piatto caldo, di trovare la dolcezza di un cuscino profumato e la gioia di tornare ragazzini e di giocare.
Difficile resta sopravvivere economicamente anche per questa associazione , purtroppo poche sono le donazioni da parte dei cittadini e insufficienti quelle da parte del Comune di Milano. Per questo hanno organizzato una maratona per la raccolta fondi, che si terrà il 12 Aprile 2015 alla quale il quotidiano La Critica.org, darà ampio spazio per la sua realizzazione.
Ricordiamoci che la Comunità Oklahoma diventa per questi ragazzi una seconda famiglia che li aiuta a superare i momenti difficili della adolescenza, ma soprattutto si impegna a trasferire sani principi e sani valori per farli diventare futuri uomini liberi.
Aspettiamo i vostri commenti, grazie in anticipo.
Angelo Claudio Ottaviani – MDP