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MILANO VIOLENTA. Tutti i crimini di oggi in città. 6 marzo 2014

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Rapina in erboristeria, alle 19.30 in via Canonica: il bottino è di 150 euro in contanti, nessuno è rimasto ferito. Ad allertare le forze di polizia è stata la responsabile del negozio, una 30enne italiana. La donna ha riferito che un uomo di circa 40 anni italiano alto 1.80 è entrato nel negozio qualche minuto prima delle 19.30 e l’ha minacciata con un coltello. Dopo essersi impossessato dei contanti in cassa, 150 euro in totale, l’uomo è poi fuggito senza lasciare tracce, a piedi. La vittima non ha riportato ferite.

Truffato un 76enne residente in via Correggio alle 12.40: a presentarsi alla sua porta due finti poliziotti incaricati di fare presunti controlli. Ad allertare le forze dell’ordine la stessa vittima, un anziano di 76anni che è stato contattato presso la propria abitazione da due uomini italiani di mezza età verso mezzogiorno. Presentandosi come appartenenti alle forze dell’ordine i due truffatori si sono introdotti nell’appartamento dell’anziano e, approfittando di un suo momento di distrazione, gli hanno rubato un orologio di marca di valore e una somma di denaro contante ancora da quantificare. I due uomini si sono poi dati alla fuga con una scusa e dopo poco l’uomo si è accorto di essere stato derubato. 

Arrestato per tentata estorsione ieri alle 19 presso un negozio di via Venini un 52enne cinese bloccato dai militari mentre armato di mazza stava sfasciando il locale, di proprietà della suocera. La figlia dell’arrestato vi lavora e si rifiutava di fornirgli il denaro che gli sarebbe servito per appianare debiti di gioco di oltre 40mila euro. A richiedere l’intervento delle forze dell’ordine ieri pomeriggio è stata proprio la figlia 24enne dell’uomo,sottoposta all’ennesima richiesta di denaro da parte del 52enne. Ieri la somma era di 15mila euro e di fronte all’ennesimo rifiuto, l’uomo, Hu S., era diventato violento. In passato era già stato denunciato per episodi simili dalla suocera, proprietaria del negozio, cinese di 49 anni. Al momento dell’arresto effettuato dai carabinieri di Milano, era presente anche il fidanzato della giovane che ha sporto denuncia: un connazionale di 29 anni, estraneo ai fatti. 

Arrestato in nottata in via Gassendi un 30enne rumeno risultato sottoposto ad un ordine di arresto emesso dalle autorità rumene il 28 gennaio. All’1.30 gli agenti del commissariato Sempione sono intervenuti per una segnalazione di due persone che si aggiravano sospette vicino a delle auto in sosta in via Gassendi. Ad un primo controllo, consultando la banca dati, il rumeno è risultato ricercato ed è stato arrestato. 

Arrestato per detenzione di stupefacenti ieri alle 23 in viale Gabriele D’Annunzio, nei pressi della Darsena, un 25enne italiano incensurato. A procedere gli agenti del commissariato Porta Genova.  Una volante in transito nella zona ha notato due soggetti con fare sospetto in viale D’Annunzio, alla vista delle forze dell’ordine uno dei due ha estratto un involucro di alluminio dalla tasca della giacca tentando di nasconderlo nei pantaloni. Gli agenti hanno bloccato i due individui, il 25enne poi arrestato ha loro consegnato spontaneamente l’involucro con 4,7 grammi di cocaina. Il giovane aveva con sé anche 110 euro in contanti e, presso la sua abitazione in via Baroni, gli agenti in seguito ad una perquisizione hanno rinvenuto 300 euro, tutti in banconote da 50, e vari contenitori e oggetti per la preparazione di dosi di stupefacenti. Il 25enne è stato arrestato per detenzione di stupefacenti, l’uomo trovato in sua compagnia è stato identificato: potrebbe trattarsi di un cliente ma a suo carico non si sono elementi che lo provano. 

Passeggiava in via degli Etruschi ma doveva essere a casa perché agli arresti domiciliari: arrestato per evasione un 42enne italiano notato dagli agenti del commissariato Monforte ieri alle 18.45. A bloccare l’uomo, con numerosi precedenti penali che lo rendono ben noto alle forze dell’ordine, sono stati gli agenti della volante in transito in via degli Etruschi per normali controlli. L’uomo avrebbe tentato di fuggire ma dopo pochi passi è finito in manette con l’accusa di evasione, era agli arresti domiciliari
e in quella fascia oraria non avrebbe dovuto trovarsi in strada. 

 Rapina in strada alle 2.40 stamani in piazza XXV Aprile, la vittima è un 19enne italiano. Ad allertare le forze dell’ordine è stata la stessa vittima: il giovane è stato accerchiato e aggredito da un gruppo di 3 donne e due uomini mentre camminava solo in piazza. Dopo averlo preso a calci e pugni i 5 aggressori gli hanno preso il cellulare, un iphone 5, e sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce, il giovane ha rifiutato le cure, non ha riportato ferite evidenti. 

 I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito 8 fermi di indiziato di delitto nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti ad un sodalizio criminale composto da personaggi di etnia serbo-montenegrina e di nazionalità italiana, tra cui anche un esponente di spicco di una nota famiglia ‘ndranghetista attiva nel milanese, indagati a vario titolo per i reati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e detenzione illecita di armi. Nell’ambito delle attività d’indagine – svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Milano con il supporto del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Ester Nocera – è emersa, in particolare, la figura centrale di un soggetto di nazionalità serbo-montenegrina che, anche grazie agli ottimi rapporti intrattenuti con la criminalità organizzata locale, era diventato un importante fornitore di cocaina nei quartieri milanesi di Comasina, Quarto Oggiaro e Bruzzano. Nel corso dell’operazione era già stato effettuato negli scorsi mesi l’arresto in flagranza di reato di ulteriori 5 soggetti ed il sequestro di circa 18 Kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

 Un 38enne ucraino è stato aggredito in via Chiese alle 2.30 stanotte da un connazionale rimasto ignoto e fuggito. L’uomo è stato soccorso e trasportato in ospedale, non sarebbe in gravi condizioni. I motivi dell’aggressione sono ancora da chiarire, non si sarebbe trattato di rapina, l’ipotesi è che entrambi gli uomini fossero sotto effetto di alcool. 

Due 29enni rumeni arrestati ieri sera dai carabinieri prima delle 22 dopo un inseguimento lampo in viale Certosa, un piccolo incidente con due feriti lievi e l’auto, risultata poi rubata, che si schianta sul cavalcavia Ghisallo. L’intervento ha avuto inizio quando una pattuglia di militari ha notato una vettura con a bordo due giovani, e ha fatto loro segno di fermarsi per un normale controllo. La vettura, dopo un primo cenno di rallentamento, ha invece accelerato lungo viale Certosa e i carabinieri l’hanno inseguita. Dopo circa 200 metri, all’altezza di un semaforo nei pressi di via Bressanone, la Passat ha finito la sua corsa schiantandosi sotto il cavalcavia del Ghisallo. La vettura è risultata rubata e i due soggetti a bordo sono stati messi in manette dopo un breve inseguimento anche a piedi, dopo lo schianto. Nell’incidente sono state coinvolte altre due auto di passaggio con 4 uomini a bordo. Due, feriti in modo lieve, sono stati portati in ospedale: un 37enne in codice giallo al San Carlo e un 43enne al Sacco in codice verde. Gli altri due, un 34enne e un 54enne, avrebbero rifiutato il trasporto in ospedale. Oltre al 118 sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale per i rilievi del caso.

La Critica

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