E’ stata presentata questa settimana a Palazzo Marino la XIX edizione di Milano Unica: il Salone italiano del tessile di qualità che aprirà il prossimo 9 settembre, per la tre giorni dedicata alle collezioni tessili-accessori A/I 2015-16; in tutto 411 espositori di cui 74 stranieri. A presentare il programma della manifestazione l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Ricerca, Università, Moda e Design Cristina Tajani e il presidente di Milano Unica Silvio Albini insieme a Fabrizio Servente Global Strategy Advisor The Woolmark Company, e dell’A.D. di Lineapelle Salvatore Mercogliano. Tante le novità proposte da questa XIX edizione che spaziano dagli eventi, al nuovo momento espositivo dedicato al denim, alla presenza di Osservatorio Giappone, sino alla sinergia con Lineapelle che torna a Milano dopo molti anni.
“La sinergie create quest’anno da Milano Unica con Lineapelle e Pitti Immagine permettono di valorizzare al meglio sul mercato nazionale e internazionale la filiera produttiva italiana che con il suo mix di sapienza artigiana e estrema attenzione alla qualità costituiscono il vero plus del made in Italy tanto apprezzato nel mondo“ così spiega l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Ricerca, Università, Moda e Design Cristina Tajani che prosegue “come Amministrazione siamo impegnati da tempo nel promuovere la cooperazione tra il settore pubblico e gli operatori del Made in Italy al fine di valorizzare la competitività dell’intero comparto moda nell’interesse della città e del Paese. Le novità presentate dimostrano che questo sforzo congiunto sta producendo risultati positivi che consentiranno alla città di Milano di presentarsi come la migliore vetrina del Made in Italy durante l’anno di Expo”.
“Novità legate da un fil rouge quale è il concetto di sinergia tra i vari attori del Made in Italy d’eccellenza. Fare squadra è la costante con cui ho cercato di caratterizzare il mio mandato di Presidente di Milano Unica. I risultati di questa edizione ne sono una ulteriore, confortante, dimostrazione. Risultati avvantaggiati dall’aria nuova che tira su tutti i fronti. Il primo fronte che desidero ringraziare è quello istituzionale che, con l’amministrazione Pisapia, e l’attenta e costante partecipazione dell’Assessore Tajani, sta aprendo il dialogo con e tra i diversi attori del sistema Moda. Ciò consente alla parte produttiva e più rappresentativa del nostro Paese di porsi con maggiore forza nell’arena dei mercati internazionali” afferma Silvio Albini, presidente di Milano Unica. In quest’anno di crisi il settore tessile ha reagito innovando e investendo, riuscendo così a limitare le perdite di fatturato complessivo e ad aumentare in maniera significativa il valore totale delle esportazioni. Esportazioni che sono complessivamente cresciute del 6%, con l’Europa che fa segnare un +10,4%, mentre l’export verso i Paesi extra UE si attesta sull’1,1%. Un dato frutto della crescita di tutti i comparti merceologici che compongono la tessitura italiana, ad eccezione dei tessuti di cotone (-1,0%). All’interno del mercato europeo risultano in forte crescita le esportazioni verso Romania (+20,2%), Spagna (+16,2%), Portogallo (+15,2%), Polonia (+25%) e Bulgaria (+20,5%), mentre, tranne la Gran Bretagna (+5,1%), si registra un andamento piatto verso i nostri più tradizionali riferimenti, Germania e Francia in testa, che restano comunque molto importanti per i volumi e il valore dei loro acquisti. Tra i Paesi extra UE le buone notizie provengono praticamente solo dagli USA (+16%), mentre presentano un segno meno la Repubblica Popolare Cinese (-5,5%) e Hong Kong (-3,3%) che nel corso di questi anni hanno fatto da parziale camera di compensazione rispetto al crollo dei nostri mercati più tradizionali. Andamento negativo che si accompagna a quello del Giappone (-11,1%). Da segnalare, poi, anche la crescita delle importazioni (+10%), che indicherebbero anche una qualche ripresa della domanda interna. In testa, troviamo: Cina (+6,6%) e Turchia (+15,3%), che da sole arrivano al 50% dell’intero valore delle importazioni nel periodo considerato.
Milano Unica si dimostra sempre più, un evento composito: le nuove sinergie ne sono una dimostrazione così come lo è l’ampia varietà di prodotti, dal classico, al lusso, alle produzioni di avanguardia passando dall’Area Trend, sino ai numerosi eventi culturali organizzati che fanno di questa manifestazione il contesto di riferimento per il settore, necessario per la creazione delle collezioni di abbigliamento di livello medio alto e alto.
Simona Belluccio