Poco prima delle 3 della scorsa notte, in piazza Duca d’Aosta, dove si affaccai l’ingresso principale della Stazione centrale di Milano, due marocchini, irregolari, senza documenti e mai censiti fino a questo momento, di 24 e 25 anni, uno dei quali armato di coltello, hanno avvicinato e aggredito due turisti polacchi, di 49 e 51 anni. Hanno tentato di farsi consegnare lo smartphone. I due però hanno resistito alla rapina e uno dei due è stato colpito dalla coltellata al braccio.
Le urla nella notte hanno attirato l’attenzione dei poliziotti che si trovavano in zona che sono riusciti a bloccare i due marocchini e ad arrestarli. Dopo l’identificazione e le altre procedure diritto sono stati portati nel carcere di San Vittore con l’accusa di rapina aggravata,
Il turista polacco è stato portato dai sanitari del 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Niguarda per un taglio al braccio, prima in codice giallo. Per fortuna non si trattava di un taglio profondo o pericoloso. E’ stato infatti poi dimesso in mattinata con una prognosi di pochi giorni.
Molesto molto molesto sfascia una portiera
Poche ore dopo sempre nello stesso giorno alcuni negozianti che hanno le attività che si affacciano su piazza Duca d’Aosta hanno chiamato il 112 perchè c’era un uomo che molestava le persone. Una volta sul posto i poliziotti hanno identificato l’uomo, un egiziano irregolare sul territorio e mai censito prima. Quando gli è stato chiesto di andare in questura per l’identificazione l’egiziano ha reagito tentando di colpire i poliziotti a calci e pugni, Poi ha sferrato alcuni calci alla portiera posteriore dell’automobile della polizia, rendendola inutilizzabile. A quel punto le cose si sono fatte più serie,i poliziotti sono intervenuti in forze e l’egiziano è stato arrestato per danneggiamento aggravato.
Mai censiti
In stazione Centrale sembra essere arrivato un altro carico di personaggi di cui la città poteva fare volentieri a meno. La presenza di personaggi, di ogni nazionalità, che creano problemi e non sono mai stati censiti, cioè la cui identità e presenza in città non risulta nei database delle forze dell’ordine ne è la prova. In questi giorni ci si chiede come mai, in tema di fatti criminalità, Milano ha superato Napoli. La risposta è semplice e nel contempo complicata. Manca l’azione di quella forza politica e istituzionale che può mettere fine al problema.