Domani Milano Ristorazione servirà agli alunni delle scuole di Milano un pasto diverso: a tutti i bambini verrà servito il menu senza glutine riservato solitamente agli affetti da celiachia. La giornata, denominata “Facciamo festa”, “viene proposta con l’intento di creare un momento di condivisione tra i bambini in una parte molto importante della loro giornata, come quello dello stare insieme a tavola” questa la spiegazione della municipale dei pasti, in occasione della giornata mondiale della celiachia.
Già l’iniziativa in sè ha sollevato diverse critiche sulla sua valenza educativa, in quanto la malattia non è una diversità culturale da conoscere e apprezzare, quale era l’intento degli scorsi menù etnici, ma questa volta si tratta di una patologia in alcuni casi anche grave, che sembrerebbe essere quasi spettacolarizzata da questa giornata. In questa giornata però non verranno serviti neanche i pasti in bianco per i bambini che per motivi di salute o religiosi ne necessitano.
A segnalarlo un genitore, che ha scritto una mail infuocata ai dirigenti di Milano Ristorazione e agli organizzatori dell’iniziativa di domani: “Con grande dispiacere vengo informata quest’oggi dalla segreteria della scuola di mio figlio che per nuove disposizioni comunicate solo ed esclusivamente al centro cucina e non comunicate ancora alle segreterie (quindi una scorrettezza da parte vostra sia per le segreterie che per i genitori) che per i bambini con dieta sanitaria ed etico religiosa non verrà più servita la dieta in bianco a vostro dire perchè il cuoco non può inventarsi una dieta in base alle patologie del bambino”. Questa la denuncia di una madre, preoccupata per la salute di proprio figlio.
“Quest’oggi – spiega il genitore – ho richiesto per mio figlio una dieta in bianco perchè ha dei dolori addominali e non si capisce se siano dolori di appendicite oppure dolori dovuti ad un virus intestinale. Adesso dalla scuola vengo chiamata per essere avvisata che dal centro cucina si rifiutano di somministrare una dieta in bianco perchè lui ha una dieta sanitaria priva di glutine”. Questa la denuncia, quindi commenta: “Trovo vergognoso e scorretto e oltraggioso da parte di Milano Ristorazione una disposizione del genere non comunicata nei dovuti tempi, sia alle scuole che ai genitori”.
Il pasto di domani prevede: Risotto con la zucca, Arrosto di tacchino agli aromi, Patate arrosto, Arancia, Taralli senza glutine. L’omologazione voluta da Milano Ristorazione però rischia di compromettere la salute di quei bambini ai quali per diversi motivi un simile menu potrebbe causare problemi. Per questo il genitore autore della denuncia non ci sta: “Faccio presente che se per causa vostra mio figlio si dovesse sentire male e dovrò portarlo al pronto soccorso per accertamenti sul suo stato di salute, provvederò a denunciare subito quanto è accaduto alle autorità giudiziarie ed a non effettuare più i pagamenti delle vostre rette poichè il servizio fornito sicuramente non va a tutela di mio figlio”.
Certo la prima priorità di Milano Ristorazione dovrebbe essere che la salute dei bambini non venga messa a rischio dai cibi serviti a pranzo, ma questa volta una campagna di sensibilizzazione forzata, con un’utilità educativa discutibile, passa sopra anche ai normali diritti dei bambini.
Gabriele Legramandi