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venerdì, 15 Novembre, 2024

MILANO RICORDA LA SHOAH. Lunghe file al binario 21 e molte altre iniziative

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Fra le molte iniziative dedicate al ricordo della Shoah,  grande successo di pubblico per la mostra  allestita dalla Fondazione della Shoah di Milano al binario 21, visitabile nei giorni di ieri e oggi sia liberamente, sia accompagnati da una guida. Anche oggi, fin dalle prime ore del mattino si sono formate lunghe code nonostante per prevenirle fosse stato allestito un sistema di prenotazioni, i cittadini che visitano il luogo dedicato al ricordo degli ebrei milanesi deportati e uccisi in seguito alle leggi razziali, oltre che dalle guide, saranno accompagnati da ciceroni d’eccezzione quali: Gad Lerner, Lella Costa, Gioele Dix, Natalia Aspesi, Raffaele Morelli e Ferruccio De Bortoli, presidente della Fondazione per la Shoah., che spiega:  “questo e’ uno di pochi luoghi della memoria che e’ rimasto esattamente com’era fin dal 1944, divenuto ora il Memoriale, un tempo un deposito postale adiacente alla stazione Centrale, da cui partirono in vagoni piombati 774 persone dirette in Germania, ai campi di concentramento e sterminio, di loro solo 27 fecero ritorno.”

S1Il vicepresidente della Fondazione della shoah di Milano Roberto Jarach, fornisce qualche dato: “Abbiamo calcolato un afflusso di circa 540 persone al minuto, per alcuni la visita è una pura curiosità mentre per altri c’è l’esigenza di vivere questo tipo di esperienza”.  All’interno del memoriale sono conservati 4 vagoni di treno e un binario, dal quale partivano i convogli diretti verso i campi. Dietro un binario, il “Muro dei nomi” ricorda le persone che partirono, ebrei, ma anche deportati politici e sindacalisti.  In fondo allo spazio, una struttura di legno accoglie i visitatori per un momento di riflessione al termine della visita. “Lo spazio e’ isolato dall’esterno e non ha simboli religiosi. Solo una luce che punta verso est, per tutte le religioni.

Palazzo Marino celebra invece la Giornata della Memoria con un incontro dedicato alla figura di Vincenzo Gigante, comandante partigiano e Medaglia d’oro della Resistenza. Tra gli incontri alle 18 aperto al pubblico Il canto del popolo ebraico massacrato presso la Biblioteca Niguarda e sempre alla stessa ora presso la Biblioteca Sormani si svolge Diciotto passi. Identità ebraica e Shoah, conferenza con proiezione video e lettura di brani tratti dal romanzo di Paola Fargion. Alla Biblioteca Dergano-Bovisa, infine, alle ore 20.45, letture di Antonella Imperatori Gelosa tratte dal libro A Gusen il mio nome è diventato un numero di Angelo Signorelli, deportato politico.

La Critica

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