Si è svolta ieri la prima seduta che aveva in discussione il bilancio di previsione 2014. Altre seduto con lo stesso ordine del giorno sono convocate per oggi (dalle 14 alle 20) e mercoledì (dalle 16 a mezzanotte). L’approvazione del documento dovrebbe assicurare uno sblocco delle risorse economiche del Comune, che fino ad ora sta procedendo a spanne, col metodo previsto dalla legge dei dodicesimi di spesa.
Anche quest’anno il Bilancio è arrivato in Aula in forte ritardo, anche se non equiparabile con quello dell’anno scorso (fine dicembre 2013). Per questo il sindaco Giuliano Pisapia ha dichiarato alla stampa quanto sia urgente l’approvazione di questo documento. “Obiettivo – ha risposto Pisapia ai giornalisti – è fare il migliore bilancio possibile, data la situazione e malgrado i tagli che continuano a provenirci a livello nazionale. E’ chiaro che prima si fa il bilancio prima si può dare inizio a quelle opere straordinarie di cui la città ha assoluta necessità e urgenza. Dall’altro, prima si fa il bilancio prima si può uscire da quel limite previsto dalla legge, per cui si può spendere solo in dodicesimi oppure per interventi eccezionali. Si può fare una strategia di medio e lungo termine solo con il bilancio approvato. Per questo c’è questa urgenza”.
Un richiamo indiretto all’opposizione quindi, che con 678 emendamenti è pronta a dare battaglia su ogni voce di bilancio che danneggi, secondo loro, i milanesi. Tra di essi Matteo Forte, consigliere ex-Ncd, attualmente nel gruppo misto: “Oggi il Sindaco ci ha dato una notizia: ha una strategia sul medio e lungo termine. Pisapia dice che è urgente approvare il bilancio di previsione del 2014 per avere una strategia di lungo respiro sulla città. Ne sono felice, perché in 3 anni non l’abbiamo avvertita dai provvedimenti di Giunta. Né con il Piano Generale dello Sviluppo e le sue 25 paginette di slogan elettorali, né con le partecipate con cui fino ad ora si sono fatti solo pasticci (leggasi vicenda Sea e riforma della governance di A2A). A dire il vero – conclude il consigliere Forte – si fatica anche a vedere prospettive per i milanesi con un bilancio come quello attuale che segna un ulteriore aumento di quasi 180 milioni di tasse e 500 milioni di spese correnti, o una drastica riduzione degli oneri di urbanizzazione (da 86 a 25 milioni, come detto in aula dalla Balzani) dovuta non solo alla crisi ma anche alle scelte ideologiche della giunta che hanno bloccato Milano”.
Notizia di ieri è il primato conquistato da Milano in un campo che crea irritazione al solo pensiero: le multe. In media ogni milanese paga 170,50 euro all’anno di multe. Un’ulteriore tassa che si aggiunge a tutte le altre, aumentate già da Pisapia e la sua giunta. Tasse, tariffe, multe: tutte voci in aumento nel Bilancio di quest’anno, che garantiranno il pareggio e il relativo aumento per le spese correnti.
Il sindaco auspica un’approvazione del Bilancio prima della pausa di agosto, che lo farebbe slittare a settembre. Risultato raggiungibile con la collaborazione dell’opposizione, e il presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo ha lasciato ieri la porta aperta al dialogo, evitando di applicare la “ghigliottina” sugli interventi dei consiglieri. Se però Forza Italia apre in qualche modo al voto pre-agostano (“nessuna preclusione al voto prima di agosto – ha spiegato Pietro Tatarella, consigliere comunale – se ci sono garanzie sui servizi per i milanesi”) chi non ha nessuna intenzione di cedere ed è determinato a far slittare il voto è Riccardo De Corato e il suo gruppo di Fdi-An. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’ex-vicesindaco – è di allontanare l’approvazione per allontanare le bastonate pensate dalla giunta per i milanesi, e intanto cercare di diminuirle il più possibile. Intanto, siamo contenti che il presidente Rizzo abbia gia’ detto che non intende applicare la ‘ghigliottina'”. “Quando il sindaco dice che ‘Si puo’ fare una strategia di medio e lungo termine solo con il bilancio approvato’ – ha continuato De Corato – è una minaccia per la città! I fatti dicono che le strategie di Pisapia sono solo mazzate sui milanesi”.
Oggi la discussione proseguirà nel pomeriggio, correndo per arrivare in tempi rapidi all’approvazione entro fine luglio. Certo dopo 7 mesi di tempo è curioso parlare di urgenza e di delibera da approvare in pochi giorni. Un’urgenza che però dovrà passare dal riconoscimento del ruolo dei partiti all’opposizione.
Gabriele Legramandi