Apre oggi al pubblico “Genesi “ di Sebastião Salgado, a cura di Lélia Wanick Salgado, mostra promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Civita, Contrasto e GAmm Giunti e ideata da Amazonas Images. “Con questa mostra inauguriamo Palazzo della Ragione quale spazio dedicato in modo permanente ed esclusivo alla fotografia – ha dichiarato in conferenza stampa l’assessore alla Cultura Filippo del Corno – e offriamo un contributo irrinunciabile all’approfondimento del tema di Expo 2015, che proprio a Milano interrogherà l’umanità intera sul futuro della sostenibilità per il nostro pianeta”. L’esposizione, in programma dal 27 giugno fino al 2 novembre prossimo, inaugura Palazzo della Ragione come spazio permanentemente dedicato all’arte della fotografia. Il progetto di Palazzo della Ragione Fotografia va ad arricchire e integrare il programma espositivo del Comune di Milano. L’iniziativa è resa possibile grazie all’impulso e alla volontà dell’Amministrazione Comunale e alla collaborazione di Civita, Contrasto e GAmm Giunti. Il messaggio di Genesi è infatti incredibilmente attuale oggi, nei mesi di preparazione dell’EXPO, mentre la città di Milano e il Paese riflettono sulla sostenibilità dei progetti energetici e sull’imprescindibile necessità di vivere in un rapporto più armonico con il nostro ambiente, a partire dal tema dell’alimentazione. Proprio Milano sarà nei prossimi mesi il centro nevralgico dell’attenzione mondiale per queste problematiche. Un progetto iniziato nel 2003 e durato 10 anni, un canto d’amore per la terra e un monito per gli uomini, Genesi di Sebastião Salgado rappresenta un contributo importante a questo dibattito.
Con 245 eccezionali immagini che compongono un itinerario fotografico in un bianco e nero di grande incanto, la mostra racconta la rara bellezza del patrimonio unico e prezioso, di cui disponiamo: il nostro pianeta. Genesi è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le zone in cui Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Il percorso espositivo presenta una serie di fotografie (tra cui molte di paesaggio) realizzate con lo scopo di immortalare un mondo in cui natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente. Una parte del suo lavoro è rivolto agli animali che sono impressi nel suo obiettivo attraverso un lungo lavoro di immedesimazione con i loro habitat. Salgado ha infatti vissuto nelle Galapagos e trascorso alcuni mesi con diversi gruppi di indigeni per poter raccogliere una serie di fotografie che li mostrassero in totale armonia con gli elementi del proprio habitat.
Sebastião Ribeiro Salgado nasce nel 1944 ad Aimorés, nello stato di Minas Gerais, in Brasile. Una prima fase della sua vita la trascorre tra Parigi e Londra dove lavora come economista per l’Organizzazione Internazionale per il Caffè. Solo nel 1973 torna insieme alla moglie a Parigi per intraprendere la carriera di fotografo. Lavorando prima come freelance e poi per le agenzie fotografiche Sygma, Gamma e Magnum, per creare poi insieme a Lèlia la agenzia Amazonas Images.
Sebastião viaggia molto, occupandosi prima degli indios e dei contadini dell’America Latina, quindi della carestia in Africa verso la metà degli anni Ottanta. Queste immagini confluiscono nei suoi primi libri: “La mano dell’uomo” (Contrasto, 1994), “In cammino” e “Ritratti di bambini in cammino” (Contrasto, 2000).
Simona Belluccio