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domenica, 24 Novembre, 2024

MILANO, NESSUNO VUOLE LA FIERA DI SINIGAGLIA. Il Comune non sa più dove mettere lo storico mercatino

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Continua la bagarre politica intorno allo spostamento della Fiera di Sinigaglia. Il mercatino che si riunisce ogni sabato intorno all’area della stazione di Porta Genova, ed è celebre per la merce da collezionismo che vende, o comunque in generale di seconda mano a basso prezzo, ma soprattutto per i commerci “paralleli” e abusivi che ha sviluppato negli anni.

Parliamo di merci di contrabbando, oppure rubate, quando non proprio illegali, e ovviamente anche una ormai florida rete di spaccio di stupefacenti. Commercianti abusivi che disturbano in primis gli operatori, che chiedono da sempre seri interventi delle forze dell’ordine e della Polizia Annonaria per smantellarli. Inoltre, l’accordo con le Ferrovie dello Stato, proprietaria dell’area dove attualmente si svolge il mercatino delle pulci, è scaduto a metà 2013, e da allora si prosegue con una “tacita proroga” per evitare che si interrompano le attività commerciali.

Da alcuni mesi quindi la questione si trova sui banchi di palazzo Marino, e l’assessore D’Alfonso, in una commissione Commercio tenutasi lo scorso 18 dicembre, aveva accennato a diverse alternative per i commercianti dello storico mercato. Tra le più accreditate c’era, e c’è tutt’ora, l’ipotesi di utilizzare l’area di parcheggio di via Mario Pagano, di domenica. Soluzione che ai commercianti della fiera non dispiace, unico ostacolo è quello spostamento dal sabato alla domenica, intollerabile per gli operatori visto che il mercato si tiene dal 1920 proprio di sabato pomeriggio, e visti i loro impegni fieristici le domeniche. Ovviamente come di rito, l’assessore ha chiesto che la soluzione fosse condivisa con i commercianti e i cittadini residenti nella zona.

Per favorire questa opera di negoziazione era stato promesso la distribuzione di un questionario: “Oggi scopriamo dai giornali che il famoso questionario è stato preparato, non per essere sottoposto ai cittadini ma distribuito tra gli ambulanti” dichiara Alessandro De Chirico, consigliere di Zona 7 e membro del coordinamento cittadino di Forza Italia, che segue la vicenda fin dall’inizio. Questi, i commercianti, non hanno però gradito le nuove proposte per il dimezzamento dei posti assegnati, lamentandosi per l’illegalità in cui lavorano a causa di chi calpesta il regolamento comunale e per la mancanza di controlli dell’Annonaria per osteggiare gli abusivi.

Nel questionario rispunta l’ipotesi di spostamento proprio in via Pagano, sempre di domenica. “L’assessore – prosegue De Chirico – non ha alcuna intenzione di tenere in considerazione quanto emerso negli incontri con Confcommercio e le associazioni dei commercianti di zona. Ancora una volta risulta evidente l’inadeguatezza dell’assessore D’Alfonso che continua ad andare per la sua strada nonostante le lamentele dei residenti, dei commercianti e ora anche degli ambulanti”.

De Chirico e Forza Italia contestano però anche il danno che subirebbero da questa decisione i commercianti di vicinato, i negozi e le botteghe storiche presenti nell’area, che subirebbero una concorrenza che potrebbe essere fatale. “Si parla di sana concorrenza – continua quindi De Chirico – ma perché un negozio che vende alimentari è sottoposto a rigide norme di vendita dei prodotti mentre su una bancarella le stesse norme non valgono più e a subirne le conseguenze è il consumatore che non viene tutelato dai dovuti controlli? L’Annonaria è sparita dai mercati dando campo libero agli abusivi. È questa la sana concorrenza? L’aumento della tassazione (COSAP, IRPEF, TARES, etc) sta uccidendo le botteghe storiche che non riescono a tenere testa alla grande distribuzione e il Comune – conclude De Chirico – non sembra in grado di contrastare il fenomeno”.

Via Pagano però non era l’unica soluzione individuata dalla Gunta, e peraltro era stata bocciata dal Consiglio di pertinenza in Zona 1. Tra le ipotesi ultime di questi giorni rispunta comunque via Pagano, insieme via Torre (bocciata precedentemente anch’essa) e la new entry via Barsanti. Il balletto della Giunta però inizia ad apparire quantomeno strano, e si presta agli attacchi dell’opposizione di palazzo Marino:  “Il problema della Fiera di Sinigaglia ancora una volta manda in tilt il Comune”, così attacca Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia. “C’è da chiedersi – continua – se le ubicazioni vengano scelte a casaccio su google maps perché non riusciamo a capirne il criterio. Più volte è stata denunciata dai residenti la presenza di venditori abusivi nei giorni della fiera nell’area Barsanti. Dunque adesso per facilitarli trasferiamo la fiera proprio lì?”.

 Lo spostamento della Fiera di Sinigaglia porta con sé anche lo spostamento dei relativi problemi di sicurezza, di illegalità e di degrado che essa porta inevitabilmente con sé, e la vicinanza di via Barsanti al parco di Baden Powell non sembra per questo la soluzione migliore. “I commercianti di questa storica fiera  – conclude De Corato – vogliono tornare sulla Darsena e se in campagna elettorale qualcuno si è speso promettendo di accontentarli, spieghi adesso perché ha cambiato idea. Auspichiamo un progetto che contempli l’aspetto sicurezza, non solo una piantina con stalli per le bancarelle”.

Gabriele Legramandi

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