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lunedì, 25 Novembre, 2024

MILANO. MARONI: RENZI LANCIA SALA SENZA PRIMARIE SE NO LO IMPALLINANO

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(DIRE) Roma, 9 nov. - Domani il premier Matteo Renzi sara' a
Milano per presentare il progetto "Italia 2040", la cittadella
della scienza e della tecnologia che dovrebbe prendere il posto
di Expo. Un'idea che ha gia' raccolto il beneplacito del sindaco
Giuliano Pisapia, ma che si potrebbe scontrare con le resistenze
della Regione. Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni,
sembra infatti voler rivendicare il diritto di avere l'ultima
parola: "Presentano il progetto ma il terreno e' di mia
proprieta'", sottolineava ieri il presidente Maroni a Bologna,
chiacchierando coi suoi sotto al palco di piazza Maggiore,
presente il cronista della Dire, in attesa dell'inizio della
manifestazione della Lega nord. Oltre al progetto Italia 2040,
tra l'altro, a Maroni non sfugge anche il risvolto piu'
strettamente politico della questione, in vista delle prossime
amministrative. Secondo il numero uno della Lombardia, infatti,
Renzi domani a Milano lancera' il progetto del dopo Expo con
l'intenzione di dare un'investitura (piu' o meno ufficiale, si
vedra') a Giuseppe Sala come candidato sindaco del Pd all'ombra
della Madonnina. "Dira' cosi'- ne e' sicuro Maroni- perche' se fa
le primarie, Sala lo impallinano... adesso che e' nata pure
Sinistra italiana".
   Proprio ieri il commissario di Expo, in tv a "Che tempo che
fa", ha confermato la sua disponibilita' a candidarsi. E nelle
scorse settimane, a piu' riprese, a Roma si sono incontrati il
vicesegretario Pd Lorenzo Guerini e il capogruppo Ncd alla
Camera, Maurizio Lupi, per parlare proprio della candidatura di
Sala. L'eventuale corsa a sindaco del commissario Expo potrebbe
infatti raccogliere consensi anche al di fuori del Pd, pescando
voti nell'elettorato centrista e di centrodestra, e per questo
potrebbe essere un nome condiviso anche dal partito di Angelino
Alfano.
   Nel Pd pero' la situazione e' ancora ingarbugliata. L'unica
cosa certa al momento, sottolineano alcuni democratici, e'
l'accordo pre-elettorale siglato dai partiti della coalizione di
centrosinistra a MIlano perche' il candidato sindaco sia scelto
tramite le primarie. Oltre a Sala, in campo ci sono gia' ipotesi
di candidature come quella di Pierfrancesco Majorino, attuale
assessore al Welfare nella Giunta Pisapia, o quella di Emanuele
Fiano, membro della segreteria nazionale del Pd. In questo
quadro, le primarie salterebbero solo nel caso in cui Sel si
impuntasse, dicendo che la candidatura di Sala renderebbe per
loro impossibile partecipare alle primarie, arrivando cosi' a
rompere il patto di coalizione.
   In questo senso, ad esempio, e' stato chiaro Stefano Fassina,
che sabato alla 'Dire' ha detto: "Io non sono d'accordo a
partecipare a primarie che prevedano anche la presenza di Sala".
A quel punto, il commissario Expo avrebbe un vantaggio. Senza
primarie di coalizione, il Pd dovrebbe organizzare una
consultazione popolare solo al proprio interno. Ma dal Nazareno
potrebbero chiedere agli eventuali condendenti in campo un passo
indietro, per convergere in maniera unitaria sulla candidatura di
Sala.
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