La scelta dei vini è il risultato di accurate selezioni presso i produttori stessi ma l’idea di riproporli al calice alla propria clientela fa della Vineria di via Stradella una vera e propria oasi per intenditori dove la lentezza ed il gusto per le cose semplici regnano sovrane.
Nel locale di via Stradella è stato possibile abbinare un’ottima proposta di vini sfusi (se ne possono trovare fino ad otto di diversa provenienza che cambiano di continuo) a piatti semplici come:zuppe, affettati, formaggi, insalatone oltre a qualche piatto esotico (tabulé e cous cous di verdure) a momenti di vera condivisione culturale.
Cinema, musica, teatro e letture gli appuntamenti che si sono avvicendati nei gradevoli spazi interni e nel grazioso giardino del wine bar di Milano. A tre anni dall’apertura Paola Gandolfi e Alberto Bondio coltivano ancora molti progetti per la crescita della vineria che vorrebbero diventasse un luogo di discussione e incontro a tutti gli effetti, legato alle necessità del quartiere in cui risiede, ma fortemente orientato alla promozione di nuove realtà culturali.
Il tempo sembra, in effetti, fermarsi tra un calice di vino e piatto di affettati, in una dimensione quasi nostalgica di sapori e sensazioni del passato nello spazio quasi insolito se non prezioso di un piccolo giardino di città.
“La passione per il vino è complessa. Molti sintomi ne fanno parte. Il piacere di conoscerlo e condividerlo è uno. Senza dimenticare l’interesse a viaggiare per il vino, vale a dire scoprire le regioni viticole, per definizione le più belle, incontrare viticoltori, cuochi e altri amici del vino” così Philippe Margot come i proprietari della Vineria di via Stradella si propongono di completare il loro viaggio alla ricerca di nuovi vini da assaporare e abbinare (nel caso della vineria) a nuovi piatti e nuove esperienze culturali.
Gaia Fabbri
