Il Ministro per l’integrazione Cecile Kyenge ha appena fatto in tempo ad annunciare il suo arrivo sabato a Milano, che i suoi principali sostenitori: i leghisti, le hanno preparato una calorosa accoglienza, soprattutto perché viene per affrontare uno dei temi a loro più cari, l’integrazione di rom e sinti.
La Kyenge sarà in città per aprire una due giorni dedicata al tema che si terrà a Palazzo Reale dove saranno lanciati due programmi, Romed2 e Romact promossi dal Consiglio europeo per “promuovere l’inclusione delle minoranze linguistiche a livello locale e una migliore comprensione delle problematiche rom.
I militanti padani si preparano ad accoglierla con un presidio di protesta motivato, come ha spiegato il segretario provinciale del Carroccio Igor Iezzi, dalla necessità di fare capire alla Kyenge, che a Milano prima vengono i cittadini milanesi che hanno contribuito a fare crescere la città, poi, forse, se ci saranno spazio e opportunità, si potrà pensare anche agli altri
Iniziativa quella della Lega che non mancherà di suscitare polemiche, dopo che altre ne sono venute dalla decisione del quotidiano La Padania, che ha deciso di iniziare a pubblicare gli appuntamenti pubblici del ministro. Il Pd l’ha definita un intimidazione, un interpretazione che stride con il dovere che ha ogni organo di informazione di diffondere notizie, che per altro in questo caso specifico sono pubbliche e già facilmente reperibili da chiunque.
A scaldare ulteriormente gli animi, l’idea del direttore di Radio Padania Alessandro Morelli, oltre che capogruppo della Lega in Comune, di lanciare una campagna a favore del mantenimento del reato di immigrazione clandestina. Giù le mani dal reato di clandestinità è lo slogan scelto dall’emittente per diffondere l’iniziativa, tesa a difendere la norma che messa in dubbio dalle posizioni governative e dai grillini.
Si preannuncia un fine settimana in cui fra i padani e il ministro di colore potrebbero scoccare le scintille.
La Critica