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giovedì, 19 Settembre, 2024

MILANO, KLIMT A PALAZZO REALE. Apre la mostra dedicata all'artista viennese

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Sono venti i dipinti ad olio di Gustav Klimt saranno in mostra a Palazzo Reale fino al 13 luglio. La mostra, ‘Klimt – alle origini di un mito”, promossa dal Comune e realizzata assieme al museo Belvedere di Vienna, e’ prodotta da Palazzo Reale in collaborazione con museo Belvedere di Vienna e alcuni partner privati: 24 ore cultura – Gruppo 24 ore e Arthemisia group.

1La collezione esposta a e’ molto ricca, spiegano gli organizzatori, se si pensa che in tutto il mondo sono 100 i dipinti e gli affreschi attribuiti all’artista viennese. “La figura di Klimt ha assunto caratteristiche iconiche e mitiche, ed e’ per questo che abbiamo intitolato in questo modo la mostra a lui dedicata”, spiega l’assessore Filippo Del Corno durante la presentazione della mostra, oggi a Palazzo Reale in sala Otto Colonne. “Milano e’ entrata in un circuito curatoriale assieme a numerose altre realta’ di livello internazionale, come il museo Belvedere di Vienna”, continua Del Corno: “secondo dati statistici questa scelta e’ molto apprezzata dai milanesi, perche’ consente loro di conoscere opere di varie collezioni di tutto il mondo”. L’esposizione delle opere di Klimt e’ curata da Alfred Weidinger, vicedirettore del museo Belvedere di Vienna. All’interno della mostra, la riproduzione dell’originale del “Fregio di Beethoven” occupa un’intera sala.

Tra le altre opere esposte, ‘Adamo ed Eva’, ‘Salome”, ‘Fuochi fatui’, ‘Acqua in movimento’, i paesaggi ‘Dopo la pioggia’ e ‘Mucche nella stalla’, e diversi ritratti femminili. In aggiunta a queste, afferma la direttrice del museo Belvedere Agnes Husslein-Arco, “la mostra presenta anche ‘Famiglia’ e ‘Girasole’, due opere chiave di Klimt mai esposte fuori da Vienna”. La mostra analizzal’artista Viennese e la sua opera partendo dal suo apprendistato e dal suo contesto familiare, per poi mostrare gli anni della formazione e della ‘Compagnia degli artisti’, fondata assieme al fratello minore Ernst nel 1881. In seguito l’esposizione segue la parabola dell’artista fino alla fondazione della ‘Secessione’ e al passaggio al rifiuto della tradizione storicistica e all’avanguardia internazionale.

La Critica

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