Milano, 19 aprile 2017. Si è tenuta ieri la conferenza di presentazione dei nuovi progetti di alternanza tra scuola e lavoro portati avanti dalla regione Lombardia. Sul palco erano presenti Raffaele Bonanni (presidente Ansi nazionale), Egidio Sangue (vicepresidente di Fonditalia), Valentina Aprea (assessore regionale formazione, istruzione e lavoro), Letizia Bonelli (presidente Federterziario Milano e responsabile editoria de “La Critica”), Pietro Tatarella (consigliere del comune di Milano), Lino Mungari (professore universitario), Vito Vinci (presidente Federterziario scuola).
Il tema dell’alternanza tra scuola e lavoro è uno dei più importanti del momento. In un mondo in continuo cambiamento come è quello di oggi, è necessario investire maggiori risorse sulla formazione dei giovani, puntando sul rapporto tra la scuola e le aziende, in modo da permettere agli studenti di fare esperienza diretta di lavoro. La nuova normativa prevede quattrocento ore di esperienza in azienda per gli studenti delle scuole tecniche e duecento per quelli dei licei. In questo modo si rende più facile per i ragazzi trovare lavoro.
Tutti i relatori hanno posto l’accento sui grandi cambiamenti in atto nella nostra società e sulla rapidità degli stessi. Le nuove tecnologie e il loro veloce e continuo progresso rendono necessaria una formazione continua su cui le istituzioni devono investire. Il vecchio modo di pensare, che prevedeva una formazione iniziale e una vita lavorativa con un posto fisso, non funziona più. Oggi ogni lavoratore deve prevedere il fatto di cambiare lavoro e mansioni e deve perciò essere sempre aggiornato.
Particolarmente importante è stato l’intervento di Valentina Aprea, che ha tracciato la storia di questa normativa sottolineando l’impegno messo da Forza Italia per raggiungere questo obiettivo. La Aprea ha inoltre portato una serie di esempi di collaborazione tra scuola e aziende che hanno già dato buoni risultati. L’introduzione delle esperienze lavorative nel curriculum degli studenti è un passo avanti sulla strada della riforma del mondo del lavoro e dell’istruzione. A tal proposito è fondamentale che tali esperienze siano necessarie all’ottenimento del titolo di studio, anche per chi seguisse vie differenti per averlo, come i privatisti.
Il Professor Mungari ha poi posto l’accento sul valore etico di una politica che dona alle persone gli strumenti per il lavoro che è anche autodeterminazione e autorealizzazione. Il lavoro in tal senso non è una merce, ma un valore e come tale deve essere trattato e pensato.
Oltre ai relatori citati, altre persone presenti hanno preso la parola per brevi interventi. Tra questi Fabio Altitonante, consigliere regionale di Forza Italia.
La Lombardia si rivela per l’ennesima volta la locomotiva d’Italia. Molte norme in passato introdotte dalla regione sono poi divenute nazionali, confermando la vocazione lombarda ad anticipare le mosse di Roma.
Seguiremo il tema dell’alternanza tra scuola e lavoro per vedere gli sviluppi a cui porterà il nuovo approccio.
Enrico Proserpio