Se non si rispettano i parametri culturali e ideologici prescritti dalla giunta Pisapia, e non si fa parte della loro cerchia di amici, si è tagliati fuori. Questa è la verità che emerge dalla vicenda del teatro delle marionette dei Colla, storica famiglia milanese presente in città da oltre 200 anni coi loro spettacoli per bambbini.
La triste vicenda ce la racconta Stefania Colla, rappresentante la 6° generazione della famiglia. Nel 2003 alla compagnia teatrale viene assegnato per i suoi spettacoli il Teatro della Quattordicesima in via Oglio (Zona 4), grazie a una convenzione col Comune che prevedeva il pagamento di un affitto da 56.000 euro l’anno. Per 10 anni la compagnia di marionette Colla ha realizzato i suoi spettacoli, unici nel loro genere, e più di 25.000 spettatori all’anno, quasi tutti bambini, sono venuti ad assistere. Grazie a questa attività la famiglia Colla ha potuto dare lavoro a diverse persone che seguono il teatro ormai diventato un’istituzione nel panorama artistico-teatrale milanese.
I problemi però sono iniziati negli ultimi anni, quando i gestori hanno iniziato a segnalare al Comune consistenti infiltrazioni d’acqua nella struttura e ne hanno chiesto un intervento per la manutenzione. Rimasti inascoltati dall’amministrazione comunale, si è arrivati all’inevitabile conseguenza: a marzo 2013 cadono alcuni pannelli del controsoffitto proprio durante una rappresentazione, il teatro viene evacuato e chiuso, dichiarato inagibile. Da questo momento inizia il calvario della famiglia Colla, che per non interrompere la stagione teatrale è costretta a dividersi negli altri teatri cittadini (principalmente il teatro Arsenale e alcune sale parrocchiali), ospitati da altre compagnie teatrali che mettono a disposizione i loro spazi. In questo modo sono riusciti a non chiudere e a terminare la stagione, e a iniziare quella successiva ad ottobre 2013.
Certo però tale situazione dovrebbe essere da considerarsi provvisoria, in attesa della riparazione e ristrutturazione del teatro della Quattordicesima da parte del Comune. E così era stato promesso all’associazione dall’assessore alla Cultura Filippo Del Corno: “Di certo entro fine anno il teatro ritornerà nella propria sede, ristrutturata e sicura”, così diceva l’assessore ancora a settembre scorso, ma così non è stato, neanche lontanamente. Non è mai stata aperta infatti un bando di gara per l’assegnazione dei lavori, previsto invece, ha assicurato alla compagni Colla l’assessore ai lavori Pubblici Carmela Rozza, per maggio prossimo, con uno stanziamento di 1 milione di euro, e conclusione dei lavori entro fine anno.
Stefania Colla non si fa però illusioni: “Ormai non ci credo più, aspetto di vedere. Il tetto del teatro doveva essere riparato in 2 mesi ed è stato fatto in 5 mesi, per la ristrutturazione di tutto il teatro presumibilmente ci vorrà qualche anno”. Oltre il danno, però, la beffa: al termine dei lavori l’assessore annuncia che la struttura verrà messa di nuovo a bando per essere riassegnata. Nessuna certezza quindi per la famiglia Colla di rientrare nella sua sede originaria, dalla quale sono stati sfrattati per i cedimenti della struttura.
Stefania Colla vede in questo atteggiamento dei due assessori una certa interessata “astuzia”, perché “si usa strumentalmente questo finanziamento – il milione di euro stanziato per i lavori – e se ne parla come se il teatro e la compagnia Colla stiano andando nella stessa direzione, ma di fatto dopo questi lavori verrà fatto un bando per l’assegnazione. Ma la nostra compagni dove va?”. A conferma di ciò, alla compagnia è stato chiesto di sgomberare tutto il teatro, e ad ora sono impegnati a traslocare le loro più di 1000 marionette costruite in 200 anni di storia.
E’ un grido di allarme quello che Stefania Colla sta lanciando questi giorni, perché questa stagione ha costretto la compagnia a un netto ridimensionamento del proprio lavoro e della propria attività, e per il futuro non esiste, come si è visto, nessuna tutela o garanzia da parte del Comune. Un’eccellenza culturale della nostra città quindi rischia la scomparsa, e questo nonostante le assicurazioni e le attenzioni promesse da parte di questa giunta. Addirittura l’assessore Del Corno si è anche sempre rifiutato di incontrare i gestori del teatro per quantomeno un confronto, rifiutando di vedere anche Cosetta Colla, zia di Stefania, da 60 anni presenza fondamentale e storica del teatro milanese.
Grande è la delusione che Stefania Colla non esita neanche a nascondere nelle sue parole. “Io non chiedo più niente – ci dice – ne mi aspetto più niente. Negli ultimi mesi questo non confronto ha danneggiato moltissimo la nostra attività. Sono comunque molto fiera, personalmente fiera, di aver salvato questa stagione teatrale e aver conservato i posti di lavoro, anche se si lavora la metà. Io mi sto impegnando al massimo perché questo lavoro resista nonostante tutto. Dalla Giunta ormai non mi aspetto più niente, se poi ci sarà qualcuno che all’interno di questa amministrazione prenderà a cuore la vicenda, io sarò molto lieta di ascoltarlo”.
E’ Forza Italia a raccogliere l’appello della compagnia Colla: “La Sinistra – attacca Giulio Gallera, coordinatore cittadino e consiglire comunale – che a parole è paladina della cultura dimentica chi la cultura la fa e la rappresenta, artisti come i Colla, amatissimi da generazioni di milanesi e famosi ovunque in Italia e all’estero, portabandiera di una tradizione antica e di una creatività che aumenta con gli anni. Che brutta figura per Milano, che gaffe da parte dell’amministrazione e che incapacità di gestire qualsiasi cosa. Rischiamo di perdere un simbolo di Milano e di passare per una città disattenta, che trascura chi ha contribuito a renderla grande”. Poi promette: “Forza Italia non starà a guardare, vogliamo riportare i Colla nel loro teatro”. Gallera quindi assicura la solidarietà e l’aiuto di tutta Forza Italia milanese.
Proprio in questa direzione i gruppi di Forza Italia delle 9 Zone del decentramento presenteranno una mozione per chiedere ai rispettivi presidenti di attivarsi anch’essi per sollecitare lo studio di una soluzione seria per la compagnia Colla da parte del Comune. Ieri sera è stata già presentata dal capogruppo di Forza Italia in Zona 9 Alessandro Fede Pellone, che ha invitato anche il teatro di marionette ad esibirsi in questa Zona.
Evidentemente la Cultura per la giunta di Giuliano Pisapia esiste solo nei proclami di indirizzo politico, e sopravvive alla campagna elettorale solo quando a richiedere soldi e ascolto sono associazioni della cerchia di amici, bene controllati e conosciuti. Il trattamento subito dalla compagni Colla è intollerabile e vergognoso, ci auguriamo che l’amministrazione torni sui suoi passi e pensi a tutelare questa realtà invece che toglierle gli spazi per svolgere il loro bellissimo lavoro.
Gabriele Legramandi