Ci sara’ “attivita’ di contenimento”, da parte delle forze dell’ordine “per impedire che la gente affluisca in piazza Leonardo Da Vinci” questa sera, per il “Botellon”, festa con musica e alcol annunciata su Facebook. Lo ha riferito in consiglio comunale l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, rispondendo a una interrogazione di Riccardo De Corato, di Fdi, riguardo all’evento e alle proteste dei residenti, dopo l’analoga iniziativa avvenuta l’11 luglio scorso.
“Più che un botellon, un raduno spontaneo come quelli spagnoli – spiega Granelli – è più simile a un rave party. E’ una iniziativa non autorizzata, peraltro commerciale, con musica ad alto volume e vendita di alcol, in una piazza della citta’, e non e’ tollerabile. Abbiamo affrontato il problema in prefettura e le forze dell’ordine predisporranno un intervento: si cerchera’ di impedire che ci sia l’afflusso nella piazza e la polizia locale sosterra’ tutte le azioni che verranno disposte dalla questura per domani sera”, per il “botellon” convocato dalle 22.30. “Mi auguro che questa iniziativa venga fermata prima che diventi un’abitudine”, ha commentato De Corato.
Parole che davvero non ci si aspetta da un componente dell giunta arancione, campione di lassismo e di concessioni ai vari gruppi antagonisti. Un contrasto peraltro non nuovo da parte di Marco Granelli, unico ad assumersi la responsabilità per il Comune di Milano degli ultimi sgomberi dello Zam e del Lambretta, tutti accompagnati dalla presenza della Polizia Locale.
Sentir dire “non è tollerabile” riguardo a un raduno di giovani dove protagonisti sarebbero l’alcool, musica a tutto volume e chissà cos’altro ci fa sperare che non tutti nella banda Pisapia hanno le idee completamente annebbiate dall’ideologia arancione. Qualcuno che ancora ci tiene che Milano sia governata dalle istituzioni e non da chiunque organizzi un evento di massa su Facebook, nonché da gruppi di autonomi antagonisti esaltati dalla sinistra radicale.
Ci auguriamo che la stessa decisione e fermezza sia usata sabato prossimo, quando gli autonomi milanesi hanno organizzato una “carovana occupante”, che dovrebbe individuare spazi da occupare per i due centri sociali rimasti senza fissa dimora: Zam e Lambretta. Speriamo di non doverci rimangiare la parola.
Gabriele Legramandi