Centinaia di persone in coda ieri mattina in piazza XXV Aprile per l’inaugurazione di Eataly Smeraldo. A tagliare il nastro del nuovo store, davanti all’ingresso dell’ex teatro, Oscar Farinetti, il sindaco Giuliano Pisapia, il vicesindaco Lucia De Cesaris e il patron di Slow Food Carlo Petrini. Presenti alla cerimonia, dal palco all’interno dello store, il proprietario dello Smeraldo Gianmarco Longoni, Cino Tortorella, Ricky Gianco e Alberto Fortis, che si e’ poi esibito al pianoforte. Confusi fra il pubblico, fra gli altri, Vittorio Sgarbi, Milly Moratti, Elio Fiorucci. Un progetto che Farinetti ha voluto condividere anche con Gianmario Longoni, ultimo discendente della famiglia che per anni ha gestito il teatro Smeraldo, nato nel 1942, e dove si sono esibiti tra gli altri Mina e Celentano. Molti gli artisti che si alterneranno sul palco al 19 al 22 marzo, a partire da giovani musicisti come Jack Savoretti, Giulia Mazzoni, Marco Sbarbati, Selene Lungarella, Roberta Di Lorenzo e tanti altri.
Tra le mura dello Smeraldo si riprende a far risuonare voci e melodie: Gino Paoli cantava Il cielo in una stanza. Lella Costa ha annunciato, come nel miglior vaudeville, “il pranzo è servito”. Poi è arrivato Shel Shapiro a intonare Ma che colpa abbiamo noi. Solo un assaggio di quel che accadrà ogni sera.
Sul palcoscenico al centro dello store, destinato alla musica dal vivo, anche il brindisi inaugurale. “Lo Smeraldo riprende vita – ha detto Farinetti – dopo che la piazza l’ha ripresa già da un po’, in uno dei luoghi più belli del mondo”. Si è detta “fiera che il pubblico e il privato siano riusciti a lavorare bene” il vicesindaco De Cesaris: “l’amministrazione comunale è in grado di supportare grandi imprenditori come Farinetti e questo momento dimostra che Milano è pronta per Expo”. Per lo Smeraldo “quello che è finito è finito, guardiamo al futuro”, ha detto Gianmarco Longoni: “Non c’era altra soluzione per questo posto, che restera’ un simbolo della zona Garibaldi. Ora passare qui davanti è piacevole”. A “testimoniare l’amicizia di lunga data con Oscar Farinetti”.
Carlo Petrini: “Questa è economia spettacolare, e’ economia dell’eccellenza gastronomica – ha detto – ma deve avere come stella polare l’economia agricola. Bisogna pagare bene i contadini e gli artigiani, che danno questi meravigiosi prodotti e sono in sofferenza perche’ mancano politiche agricole per i giovani, perche’ possano tornare alla terra. Sono di moda gli chef ma per fare gli chef ci vogliono i contadini”. Petrini ha anche annunciato che Eataly sosterrà la realizzazione di mille orti del progetto “10mila orti in Africa” promosso da Slow Food.
Eataly Smeraldo, realizzato con un investimento di 40 milioni di euro, sarà aperto tutti i giorni dalle 10 a mezzanotte, dando lavoro a 350 giovani: su tre livelli dedicati a ristorazione, vendita e didattica, prevede anche un laboratorio caseario “Miracolo a Milano” che produrrà tutti i giorni mozzarelle. Il 30 per cento dei prodotti in vendita sono lombardi. “Un luogo di buon cibo, di bellezza e di sana alimentazione ma anche di fiducia e nuovi posti di lavoro”, ha sottolineato il sindaco.
“Ogni Eataly – ha spiegato Farinetti – e’ una cosa a se’. Come i fratelli: valori di base in comune, ma caratteri diversi. Per noi si tratta di replicare un’atmosfera e questo e’ dedicato alla musica. Abbiamo scelto di aprire per le Cinque giornate di Milano perchè Eataly può essere un piccola metafora fisica legata al Risorgimento. Non saremo noi a far risorgere l’Italia, ma e’ un piccolo passo”.
Simona Belluccio