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martedì, 26 Novembre, 2024

MILANO, DISASTRO IMMIGRAZIONE IN VIALE PADOVA. Silvia Sardone (FI) denuncia il degrado mentre la Lega manifesta

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Via Padova è ormai una zona appaltata alle esigenze e volontà della comunità musulmana.  A denunciarlo è Silvia Sardone, consigliere di zona 2 di Forza Italia, “E’ incredibile che il Comune voglia introdurre nella piscina comunale della struttura di Via Cambini anche uno spogliatoio per le donne musulmane per consentire loro di cambiarsi in maniera discreta. Siamo ormai al paradosso che in Via Padova qualsiasi esigenza  della comunità musulmana diventa una priorità per la giunta comunale. Via Padova continua a essere una polveriera a cielo aperto dove criminalità, insicurezza e scene di evidente degrado sono all’ordine del giorno. La cronaca nella zona riporta di violenze, risse tra bande, prostituzione anche di giorno, spaccio, rifiuti lasciati per strada. Intere vie della zona sono ormai diventate proprietà privata di gruppi di immigrati spesso clandestini che le usano come zona franca per le proprie attività criminali”.

PAD_20_672-458_resize“Ma per il Comune – continua Sardone – è più importante fare gli spogliatoi nella piscina comunale per le donne musulmane. Garantire sicurezza e un minimo di vivibilità alla zona non è rilevante.  La maggioranza aveva promesso che il laboratorio di Via Padova sarebbe stato il modello di integrazione per tutta la città. Se questo è l’esempio da esportare in tutta la città siamo veramente ridotti male. Via Padova è invece l’esempio lampante del fallimento della giunta arancione, incapace di affrontare l’emergenza immigrazione e di intervenire in zone difficili”.

“Tra un po’ continuando a subire le richieste e volontà di certe comunità finiremo per lasciare loro completamente questa zona. Questo lassismo e buonismo di Pisapia e dei suoi assessori – conclude Sardone – non fa bene alla città e dimostra, in maniera limpida, che la sicurezza per i cittadini è meno importante di soddisfare le pretese di una comunità che spesso non ha alcuna intenzione di integrarsi”

A dare forza alla tesi della Sardone – oltre al sentire comune – ieri si è tenuta anche una manifestazione della Lega. Una fiaccolata organizzata per chiedere provvedimenti che mettano un tetto all’immigrazione in Italia è partita dall’incrocio tra via Padova e via Pasteur. I manifestanti, alcune centinaia, si sono incamminati in direzione del centro città scortati dalle forze di polizia. Sempre su via Padova, all’incrocio con via Predabissi é stata convocata dall’associazione Avanti insieme un’altra manifestazione contrastante. I militanti della Lega hanno camminato dietro a uno striscione con la scritta “Stop immigrati, + lavoro” mentre scandivano slogan contro gli immigrati, i centri sociali, Matteo Renzi e la giunta Pisapia. Alcuni abitanti affacciati ai balconi di via Padova hanno contestato la manifestazione e ci sono stati brevi scambi di insulti con i partecipanti al corteo, che si è concluso in piazzale Loreto senza che si verificassero particolari problemi.

La Critica

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