Forse non aumenterà il livello del servizio delle metropolitane, le scale mobili continueranno a rompersi, la sicurezza sui vagoni rimarrà sempre un problema, e non parliamo della pulizia o dei guasti regolari. Palazzo Marino però pensa a dare dei nomi più belli alle fermate, o addirittura venderli per tirare su qualche soldo da quelle imprese o realtà commerciali paradossalmente da mai incoraggiate ma a volte addirittura contrastate dalle politiche della Giunta Pisapia.
In vista di EXPO 2015 il Comune ha deciso di modificare i nomi di alcune fermate delle linee metropolitane M1, M2 e M5, per semplificare la comprensione dei luoghi da parte degli utenti. L’operazione è svolta in parallelo alla messa a bando dei nomi delle stazioni a possibili acquirenti che vogliano vedere il loro nome posto accanto al nome della fermata. Questo però succederà poi, ora la Giunta ha deliberato l’aggiunta di nomi più aderenti alla toponomastica delle varie zone di Milano. In particolare, saranno integrate le denominazioni (con relativa modifica delle mappe) di tre fermate della nuova linea M5 e di una della M2: per i podisti amanti dei parchi Bignami diventerà Bignami-Parco Nord, San Siro Harar-Dessié diventerà un più immediato San Siro-Stadio, San Siro Trotter sarà modificata in San Siro-Ippodromo, e Abbiategrasso cambierà in Piazza Abbiategrasso, così da non confonderlo col paese a 40 chilometri da Milano.
Saranno, invece, integrate le sole fasce segnaletiche di indirizzamento in corrispondenza di altre sei fermate della linea M5 e di due per la M1. Così, sulla Lilla saranno adattate le denominazioni di Ponale (Ponale-Hangar Bicocca), Cà Granda (Cà Granda-Pratocentenaro), Bicocca (Bicocca-Università), Gerusalemme (Gerusalemme-Ospedale Buzzi), Portello (Portello-ex Alfa Romeo), Domodossola FNM (Domodossola FN). Per la Rossa, invece, saranno implementate Lima (Lima-Teatro Elfo Puccini) e Cordusio (Cordusio-Pinacoteca Ambrosiana).
Maggiore aderenza quindi al contesto cittadino in cui le fermate sono inserite, e una maggiore chiarezza per l’utenza che ne usufruisce, importante sicuramente in vista di EXPO quando la nostra città sarà vissuta da moltissimi turisti stranieri. Ricordiamoci però che poi, dopo EXPO, in città rimarranno i cittadini.
Gabriele Legramandi
