Ieri sera in Consiglio Comunale a Milano è stato approvato l’assestamento al bilancio di previsione 2014. Diverse le novità, diversi gli emendamenti approvati presentati dall’opposizione, ancora divergenze interne alla maggioranza, che hanno portato alla caduta del numero legale e alla chiusura anticipata della seduta.
Approvato all’unanimità in consiglio comunale l’emendamento all’assestamento di bilancio con cui si destinano 300mila euro alla polizia locale. Con 34 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto, l’aula di palazzo Marino ha detto sì alla proposta dell’opposizione, concordata con l’amministrazione e la maggioranza, per stanziare 200mila euro per gli straordinari dei vigili e 100mila euro per i presidi e gli interventi per gli sgomberi delle occupazioni abusive.
Approvato all’unanimita’ dal consiglio comunale anche un secondo emendamento proposto dall’opposizione all’assestamento di bilancio con cui si destinano 300mila euro per interventi per l’infanzia e asili nido. Il provvedimento, promosso da Fdi e concordato con la maggioranza, prevede lo spostamento di 150mila euro da altre attività del settore Educazione a interventi per i minori e altri 150mila euro da attività della protezione civile a quelle per l’infanzia. Per questo voto, Patrizia Quartieri e Luca Gibillini di Sel, che sull’emendamento precedente a favore della polizia locale hanno votato a favore, sono usciti dall’aula.
“Siamo usciti dall’aula perchè contrari a spostare risorse dal capitolo dell’inclusione sociale” ha poi dichiarato Patrizia Quartieri, giustificando così l’abbandono dell’Aula da parte sua e del suo collega di partito. Le risorse trovate per i nidi infatti sarebbero infatti sottratte in questo modo da un altro importante capitolo di spesa, che secondo i vendoliani non si sarebbe dovuto toccare.
Di diverso avviso il capogruppo del Pd Lamberto Bertolè, che spiega: “Con l’emendamento che abbiamo approvato abbiamo stanziato 300mila euro per attivita’ educative a minori senza togliere risorse all’inclusione sociale”. “Le risorse – chiarisce Bertole’ – provengono da un fondo con ampia capienza, che non sarebbe stato esaurito entro anno, quindi non si sottraggono fondi all’inclusione sociale. I consiglieri usciti dall’aula non avevano approfondito questo aspetto, nessun problema, andiamo avanti”.
Fatto sta che, alla votazione seguente, la maggioranza, dopo la fuoriuscita di Sel, è scesa sotto il quorum necessario perché la seduta fosse valida, causandone quindi la chiusura. Tra le file della maggioranza quindi continua ad incrinarsi quel fronte cecamente ideologico che finora ha prodotto i noti provvedimenti assurdi. La nuova e più decisa moderazione del Pd renziano sta causando, anche nei Consigli di Zona, l’allontamento del partito di Vendola, nonché della ormai distaccata Sinistra per Pisapia (Rifondazione Comunista).
Non c’è da sperare però in crisi più eclatanti di queste, perché, si sa, la sinistra seduta sulle poltrone trova sempre motivi imprescindibili di unità e coesione. I segni però di non una ma diverse fratture interne sono sempre più eclatanti.
Gabriele Legramandi