Dopo essersi svolta per oltre due secoli nell’area dei Navigli, che va da porta Genova a porta Lodovica, da via Calatafimi fino in via Valenza, una trentina di bancarelle della storica Fiera di Sinigaglia, hanno debuttato ieri nella loro nuova sistemazione in via Pagano. Sabato era invece toccato alla maggior parte degli operatori, circa un centinaio, esordire in Ripa di porta Ticinese, nell’altra collocazione possibile tra le due proposte negli scorsi mesi dall’amministrazione comunale.
Una decisione, quella della, che ha trovato la contrarietà dell’opposizione in Consiglio, con FdI e Forza Italia attive in zona Pagano con raccolte firme e banchetti informativi. Anche ieri mattina – come annunciato – al mercato era presente un gazebo di Forza Italia, con il consigliere di zona Alessandro De Chirico, da sempre uno dei più attivi sostenitori della battaglia intrapresa da commercianti e cittadini, che ha denunciato “disagi per i residenti del quartiere. I carri attrezzi della Polizia Locale sono andati avanti dalla notte fino a mattina inoltrata a portar via le autovetture in divieto di sosta con l’ausilio dei vigili che hanno comminato decine di multe. I proprietari delle macchine, evidentemente, non erano informati della data d’inizio”.
Le critiche però sono arrivate anche da altri fronti. Giacomo Errico, presidente di Apeca, l’Associazione milanese del commercio ambulante (e vicepresidente di Confcommercio Milano) dopo un articolo del Corriere della Sera: “Dall’assessore al Commercio del Comune di Milano Franco D’Alfonso non accettiamo lezioni, proclami né il metodo del fatto compiuto”, dice Errico sul tema degli ambulanti e la situazione di alcuni mercati, mentre sulla Fiera di Sinigaglia attacca: “l’assessore non ha trasferito la Fiera di Sinigaglia. L’ha spaccata in due creando dei suk a orario ridotto: danneggiando gli operatori e scontentando tutti. Aspettiamo il parere del Tar sul merito del ricorso che abbiamo presentato”.
La Critica