L’ex Gran Maestro del G.O.I. Gustavo Raffi, una volta, durante un’intervista disse che la Massoneria si rivolge moto ai giovani e tanti sono i giovani che fanno richiesta di entrare nell’Arte Reale.
In Italia abbiamo tre obbedienze massoniche: Il Grande Oriente d’Italia, esclusivamente maschile, come la Gran Loggia regolare d’Italia, fondata dall’ex Gran Maestro del G.O.I. Giuliano Di Bernardo, e la Gran Loggia d’Italia aperta anche alle donne.
Al fine di far conoscere ai lettori de “La Critica” la Massoneria, per questa “puntata” abbiamo intervistato un’aspirante massone: si tratta di una ragazza, Eleonora Berera, 27 anni, romana, operatrice socio sanitaria.
Come potete constatare una persona normalissima, non un banchiere, un politico o un grosso imprenditore ma una persona che potreste incontrare un giorno qualsiasi, in un bar piuttosto che al cinema.
L’abbiamo intervistata ed ecco cosa ci ha risposto.
“Cosa ti ha spinto ad entrare in Massoneria?”
“E’ da un po’ di anni che avverto il desiderio di capire chi sono, cosa sono e sono alla ricerca di qualcosa di superiore. Entrando in contatto con un massone, mi ha fatto conoscere e studiare dei testi che non avevo mai letto prima, ho imparato a conoscere meglio me stessa e, al contempo, mi ha fatto conoscere la Massoneria, pertanto ho iniziato ad affacciarmi su questo mondo di cui prima ignoravo l’esistenza.
Ho iniziato, quindi, a frequentare dei massoni a cui ho posto delle domande, dei quesiti. Dopo varie ricerche e approfondimenti di temi filosofici ho deciso di entrare in Massoneria.
Sono sicura di questo mio passo, poiché è stata una mia decisione senza condizionamenti esterni.
Anzi, ti dirò, che proprio sentendo e leggendo pareri negativi in merito all’Arte Reale che ho approfondito le mie ricerche in materia”.
“Cosa ti aspetti dalla Massoneria?”
“Non ho aspettative, tutto dipenderà da me. Semmai ho aspettative dal mio “io”, da una mia crescita interiore”.
“Come hai conosciuto la Massoneria?”
“Tramite un amico, stavo attraversando un periodo di crisi interiore, una crisi mia personale. Avevo iniziato questa ricerca su me stessa ed un giorno un amico, sapendo di questa mia crisi interiore, mi accennò della Massoneria”.
“In famiglia come hanno reagito a questa tua scelta?”
“Bene! Mia madre, pur non essendo una figlia della vedova, sa cos’è e mi sta vicina in questo percorso. Mio padre invece, non conoscendo la materia ed essendo stato condizionato dalle numerose tesi complottiste nate per contrastare la Massoneria, si è molto preoccupato ma poi, analizzando insieme cos’è la Massoneria sotto altri punti di vista si è tranquillizzato pur mantenendo una vena di scetticismo”.
“Ti senti parte di un’elite?”
“Assolutamente no. Per me non è come entrare in un gruppo elitario dal punto di vista materiale. Mi sento, semmai, onorata di poterne fare parte. Mi sento orgogliosa e privilegiata di poter essere messa in grado di migliorare me stessa e mettere al servizio dell’umanità i miei miglioramenti. Garantisco che non si tratta di quell’elite che tutti, ahimè, pensano”.
Spero che questa breve intervista possa gettare un po’ di luce laddove oggi, per moda, per ignoranza, per semplice mancanza di voglia di ricercare esiste l’ombra.
Gian Giacomo William Faillace