di Mattea Bonica
Entrati ormai nel nostro quotidiano da quando è scoppiata la pandemia, guanti usa e getta, mascherine chirurgiche, salviette disinfettanti sono diventati i nuovi rifiuti che si trovano abbandonati sui marciapiedi delle città, nei parchi, nelle aiuole e anche purtroppo, ancora nel mare. Una minaccia sempre di più grave per l’ambiente in cui viviamo.
Diventati indispensabili come protezione personale durante questa emergenza sanitaria, se vengono gestiti in maniera sbagliata e pressapochista nel processo di smaltimento, diventano un danno. Fondamentale imparare a gestire questa nuova raccolta di rifiuti che per forza di cose rappresenta una nuova emergenza.
La loro destinazione è la raccolta indifferenziata; una volta utilizzati prima di gettarli bisognerebbe avvolgerli e metterli dentro ad un sacchetto chiuso e poi buttati in modo da evitare pericoli per chi raccoglie la spazzatura. Anche l’Istituto Superiore di Sanità ha lanciato l’allarme, infatti sul sito web del Ministero della Salute non si fa altro che invitare i cittadini a smaltire i rifiuti evitando il pericolo sia di contagiare altre persone in caso di positività di qualcuno senza saperlo sia per evitare di sporcare le città.
Lancet, noto giornale scientifico, ha pubblicato durante la prima ondata del Coronavirus uno studio in cui si afferma che questo virus sopravvive a diverse temperature e su varie superfici: su una mascherina, per esempio, il virus può sopravvivere anche per una settimana.
In Italia, l’Associazione Plastic Free ha manifestato direttamente il suo interesse difendendo l’ambiente, purtroppo sono molteplici le segnalazioni arrivate e tramite i social l’Associazione Plastic Free si sta adoperando per la sensibilizzazione all’argomento.
Legambiente ha rimproverato tutti coloro che compiono questo gesto: “Si smetta con la pratica di gettare a terra i presidi sanitari. Anche se non infetti vanno sigillati in sacchetti e smaltiti nell’indifferenziato”. Un gesto che preoccupa, non solo perché possono essere infetti ma soprattutto per il danneggiamento che procurano all’ambiente in cui viviamo perché, oltre ad essere potenzialmente infetti, sono materiali che non si degradano per anni.
Abbandonare la propria mascherina o i propri guanti è un gesto vergognoso, soprattutto in questi momenti delicati in cui la diffusione del virus è elevatissima. Tutti devono pensare alla pericolosità di quel gesto per noi e per l’ambiente. È una questione di senso civico.