Marta Jane Alesiani si inoltra in una nuova avventura, sognatrice e determinata più che mai, sottolinea in questa nuova collezione dal nome “Adventure” 2020/2021, la ricerca e la contaminazione di un viaggio senza confini. L’evoluzione creativa della stilista si evidenzia attraverso vari elementi, tra cui la sua grande abilità sartoriale e intuizione. La designer in questa collezione evidenzia una fusione, un vero safari nel mondo dei sogni, unendo le sue passioni e le sue visioni, componendole e scomponendole, come in un puzzle. Troviamo viaggi, archeologia, film di Indiana Jones, Pirati e mappe del tesoro, pittura, lavori artigiani e i quadri della Natura, come i tramonti e le costellazioni. Marta è inoltre molto attenta nella ricerca dei tessuti, per questa capsule ha optato per tessuti semplici al 100% naturali, lino grezzo, cotone, seta, lane. In questa occasione, abbiamo avuto il piacere d’incontrarla, per scoprire qualcosa in più di Lei.
G.: Marta Marta Jane Alesiani si identifica con tre parole: colori, artigianalità e passione, qual’è la vera mission?
M.: Sono numerosi i miei obiettivi, ma sicuramente nella piramide della loro importanza, troviamo la volontà di valorizzare il lavoro artigiano della “mia terra natale”, le Marche. In questa collezione infatti, ho collaborato con artisti incredibili con potenzialità forti e stili definiti. Parlo di Cristiano Tofoni, che si è occupato del lettering delle t-shirt, Stefano Testa e Remigio Greci, maghi del Rame; Vladimiro Roselli per le borse, e per i gioielli due incredibili brand, ViaBramante e Nabel Jewels. Sicuramente la seconda missione è quella di diffondere il messaggio terapeutico del colore nell’abbigliamento. Credo fortemente che le vibrazioni positive dei colori possano influenzare ognuno di noi e apportare benefici fisici e psicologici. Credo nella Vita e nell’allegria, per questo sono certa che il colore sia un dono che va utilizzato con gioia e dinamismo.
G.: In questa collezione su quali colori si è proiettata? mo
M.: Ho utilizzato il colore caldo delle sabbie dorate, l’oro, il rame e l’ottone; l’intento era ricreare le sfumature del sole sulla terra. Troviamo poi i colori dell’alba uniti al pigmento del turchese faience. Il tutto incastonato nelle sfumature del nero. Un ruolo fondamentale viene ricoperto dalle stampe, che contengono aforismi e disegni dai molteplici significati, una lettura nella lettura.
G.: Un viaggio che desidera fare e perché?
M.: Non smetterei mai di viaggiare e ogni viaggio successivo è più bello del precedente. Mi piacerebbe conoscere meglio il sud Africa, e i luoghi dove la mano delle antiche civiltà è ancora visibile. L’Egitto è nel mio cuore, ad oggi l’antico regno Egiziano dei Faraoni resta in prima posizione, ma vorrei poter conoscere ancora meglio tutta l’Etruria, le popolazioni Italiche e tutti i luoghi misteriosi della mia Terra. Ogni popolo ha una storia, i Templari, i Persiani, Maya, Aztechi .. e tutte le popolazioni che hanno fatto la differenza. Ecco io sono attratta dalle loro Storie, le vedo come un ponte per comprendere il Futuro.
G.: Nel linguaggio attuale si parla sempre più d’ influencer, La sua opinione a riguardo?
M.: L’influencer ha sicuramente cambiato il modo di fare marketing, sia nel campo dell’abbigliamento che in altri. Credo che ogni “influenza” muti nel corso degli anni, come anche la concentrazione a mirino sulle personalità influenti. Sicuramente hanno una grande attenzione da parte dei consumatori finali e quasi sempre la strategia visiva ha i suoi vantaggi. Vedremo come si evolverà questo fenomeno in futuro….
G: Quando una persona ha stile secondo Lei?
M.: Lo stile non si insegna, è un cocktail di tanti fattori e per quanto possa sembrare scontato, non credo che esista una formula esplicativa per poterlo definire. Una persona che ha stile la noti, per i suoi modi, per come parla, per come si veste .
G.: Lo stile italiano ha una indiscussa leadership mondiale: quali sono le difficoltà che un brand deve sostenere per mantenere integra l’idea di alta sartorialità e contemporaneamente dover affrontare la sfida di un mercato globale?
M.: Non è facile, soprattutto se si è un piccolo artigiano che ha pochissimo a disposizione ed intende mantenere il made in Italy a tutti i costi. Oggi come oggi la passione , il sacrificio e la determinazione fanno sicuramente la differenza, ma è davvero fondamentale conoscere il mercato per vendere le proprie idee, e questo va fatto mantenendo la propria immagine e il proprio lavoro radicato e stabile. L’unico modo per fare la differenza è avere chiaro il messaggio che si vuol comunicare ed utilizzare i mezzi di comunicazione affinché venga divulgato nel modo giusto. Spesso l’errore sta nel voler fare tutto troppo in fretta per un guadagno facile, credo invece che le montagne vadano scalate piano piano senza bruciare le tappe. Vecchioni cantava “nei cieli troppo alti quello che manca è l’aria “ , e in effetti a volte per star bene basta essere felici dei propri successi senza pretendere più di quel che si ha , tutto arriva quando deve arrivare .
G.: Nuovi progetti?
M.: Tanti, a breve li scoprirete.
Marta Jane Alesiani FW/SS2020-21
Foto: Catwalk by Andrea Capriotti
Foto : Gabriele Vinciguerra di Marta Jane Alesiani
MUA/ Hair by stylist Paolo Sfarra / Phily Monzio
Press office: Le Salon de la Mode