Il ministero dell’Interno indiano starebbe esaminando l’ipotesi di abbandonare, per la presentazione dei capi d’accusa contro i Marò, l’uso della legge per la repressione della pirateria: si tratta infatti di una normativa che prevede automaticamente l’applicazione della pena di morte, come scrive l’agenzia Pti. Se la notizia fosse confermata, si escluderebbe dal processo la polizia antiterrorismo Nia.
La Critica