“ I Socialisti urlano: Potere al popolo con il pugno chiuso alzato. Sappiamo tutti quello che vogliono davvero: il potere sulle persone, il potere allo Stato. Sono stata eletta con un intento evidente: cambiare il Regno Unito da una società dipendente ad una auto-sufficiente, da una Nazione dammi-qualche cosa ad una nazione fallo-da-te, in una Gran Bretagna alzati-e-fallo, anziché in una siediti-e-aspetta“.
Questa è una frase di Margaret Thatcher ci fa riflettere sulla nostra Italia. E’ curioso che in un paese di individualisti, i principii espressi da questa frase siano apolidi. Anzi, è incomprensibile, a meno di non cercare una spiegazione plausibile in venti anni di Fascismo, che dal Socialismo deriva e da sessantanove anni di Repubblica assistenzialista, impregnata di catto-comunismo, che hanno spento il cervello, per questo aspetto, a molti concittadini che non riescono, a quanto pare, a concepire un modo di vivere diverso, in cui la persona conti per quello che vale e che fa e non per l’appartenenza a qualche cosa o qualcuno.
Eppure, a parole, sono molti quelli a favore di una organizzazione meritocratica della società, peccato poi che nel quotidiano e quando votano, non siano conseguenti. Ecco allora che partiti come il P.D., S.E.L., M5S, raccolgano milioni di voti. Questi partiti, almeno, sono coerenti, in quanto statalisti, considerano i cittadini sudditi e li trattano da sciocchi. Ci sono poi partiti come il P.d.L., ora F.I. con N.C.D., che per anni hanno raccontato che volevano la rivoluzione liberale; non sappiamo voi, ma noi non ne abbiamo visto traccia alcuna. Hanno predicato bene o quasi, ma hanno razzolato male. D’altronde, a pensarci bene, in una formazione piena di cattolici, socialisti, ex missini, come sarebbe possibile che concepiscano una società non statalista, liberale? Dovrebbero negare sé stessi. Vi sembra plausibile?
In questa concezione che dilaga, ecco allora che prevale la volontà del potere sulle persone, che a Milano si può esprimere, per esempio, anche in un regolamento edilizio di 150 pagine, dove tutto e più di tutto viene normato, non capendo o non volendo comprendere che così si blocca un settore, che sarà avvantaggiato chi è amico di…che favorirà la corruzione. A meno che, ma ci sembra assurdo, tutto ciò non sia invece appositamente voluto proprio per creare quelle condizioni di cui sopra. Del resto, è un vizio della sinistra voler regolamentare di tutto e di più, in contrasto con il principio liberale che tutto è permesso, fuorché ciò che è espressamente vietato.
Un altro vizio è, nel partito che è passato dal Capitale di Marx, al Capitale tout court, di volere il potere per il potere, questo per poter accedere più facilmente al danaro, che è strumento di potere. Ecco che dunque che hanno una banca, che si creano situazioni come M.P.S., salvo poi, contro ogni evidenza, declinarne la responsabilità, ma con le conseguenze, a carico della collettività, che conosciamo. Questo però localmente ha pagato, perché il voto a Siena, nonostante il disastro procurato, non ha cambiato colore. E’ ciò cui la sinistra punta: creare consenso per sé con i soldi altrui.
Che dire poi dei sindacati, che pur di tenere ciò che non possono, richiedono l’intervento del Governo? Eccoci quindi al “dammi qualche cosa” richiamato dalla Signora Thatcher, che ha pure evidenze nel Sud Italia, che non si risolleva, nonostante i fiumi di danaro che per decenni sono finiti lì. Se pensiamo alla Germania, che si beccò quella dell’Est che era conciata come, se non peggio, del nostro Sud, ma che sostanzialmente è riuscita ad assorbire i fratelli nel giro di relativamente pochi anni, il confronto diventa scoraggiante.
Il problema, crediamo, sta in parte nella mentalità che c’è là, dove appunto si ha una concezione di Nazione “dammi-qualche cosa”, piuttosto che una “fallo-da-te”. Aiutati che il ciel t’iuta, non sta normalmente da quelle parti. Questo poi si riflette nel voto, che spinge a scegliere candidati che fanno certi tipi di promesse. Poi, certamente, vi sono problemi oggettivi, che lo Stato Italiano deve risolvere, ma tutti là dovrebbero fare la loro parte. Non ci pare che sia così. Un esempio di Nazione “siedi ed aspetta” alligna spesso nella Pubblica Amministrazione, dove prendere iniziative personali può essere rischioso e generare persino punizioni.
E’ un vero peccato, tutto ciò, perché siamo convinti che l’Italia, per risollevarsi, avrebbe bisogno di massicce dosi di interventi alla Thatcher. Siamo, pensiamo, nella stessa situazione della Gran Bretagna prima della venuta della Lady di Ferro. Ancora adesso, quel Paese, beneficia dell’opera di quella Signora. Come far comprendere ciò agli Italiani?
Fabio Ronchi