Durante il mese di agosto molti lettori erano assenti, ci sembra quindi doveroso riproporre alcune degli articoli riguardanti le vicende più rilevanti che hanno interessato la nostra città in questo periodo. Questo articolo fu pubblicato il 14/08/2014:
Da alcuni giorni si è scatenata una polemica fra l’assessore alla viabilità di Milano Pierfrancesco Maran e il Governo, “colpevole” quest’ultimo, di avere negato alle biciclette il permesso di circolare contromano in alcune vie della città disattendendo il Codice della Strada. Fra viaggi a Roma, richieste di chiarimenti e accorati appelli l’impressione è che Maran abbia preso veramente a cuore la cosa, ma un attenta analisi della sua richiesta ha permesso di capire che qualche cosa non va.
Non sappiamo dirvi se la polemica sia stata sollevata pretestuosamente per fini politici o nasca dall’inadeguatezza dell’Assessore ad occuparsi della materia che dovrebbe amministrare, ma vi è una tale differenza fra quanto da lui richiesto verbalmente con l’immagini utilizzata per illustrarlo, che quanto è rappresentato nelle seconda sarebbe già consentito dalla legge rendendo del tutto immotivata la discussione in corso.
La spiegazione di quanto sopra è stata pubblicata dagli autori della pagina Facebook: “Piazza Castello è Milano non fiera arancione“, eccola:
“La questione del “controsenso ciclabile” di Maran non ci convinceva neanche un po’, soprattutto come posta, perché l’articolo presentato dall’assessore sulla sua pagina web risulta illustrato da una foto che mostrava una cosa diversa da quanto lasciato intuire nel testo.
Nella foto c’è una strada a senso unico, affiancata da una ciclabile in senso contrario, ovvero una strada a due sensi di marcia, uno dei quali vietato alla classe più pesante dei veicoli.Grazie alla prospettiva centrale della foto, il procedimento grafico per estrarre la dimensioni delle corsie è molto semplice, e anche se lontano dalla perfezione, è abbastanza preciso. Abbiamo voluto applicarlo per poi capire, rispetto alle dimensioni ricavate, in che misura fosse applicabile sui sensi unici di Milano, a vista più stretti.
La Peugeot 206 in basso a destra ci dava una dimensione nota, da cui si è ricavata la larghezza approssimata della sede stradale, pari a m.4,20 complessivi.
A questo punto ci siamo però posti un quesito: che non fosse per altri versi vietato dal Codice della Strada affiancare in questo modo due corsie. E’ assolutamente già lecito, è anzi un escamotage espressamente consentito da tempo dal Ministero, e lo trovate espresso qui, in un articolo del Sole 24 ore del 6 aprile 2012.
La dimensione minima dichiarata è di m.4,25, guarda caso vicinissima a quella da noi empiricamente ricavata dalla foto pubblicata da Maran.Ma allora, ci si chiede, perché tutta questa polemica, nata dal suo lamentarsi del non poter realizzare qualche cosa che è invece dichiaratamente lecito? Viene un sospetto, che come “controsenso ciclabile” Maran intenda altro, ossia il marciare in direzioni opposte sulla “stessa” corsia, cosa che ovviamente finisce per sollevare una gran mole di critiche, ed apprezzamenti poco simpatici, perché sarebbe un a scelta evidentemente pericolosa.
Insomma, qui, tra il testo e la foto, è lampante una differenza di non poco conto, che porta a una ambiguità inammissibile; perché fa supporre che ancora una volta si vada a stimolare con leggerezza una guerra tra due categorie di utenti della strada.
Non sarà forse voluto, non possiamo dire che faccia parte di un piano predeterminato, in assenza di prove. Però possiamo affermare con certezza che sarebbe nostro diritto pretendere una comunicazione meno ambigua da chi dirige una città come Milano, una delle “grandi città europee” dove motivi di contesa già ce ne sono tanti, e non ne servono quindi di nuovi inventati quotidianamente proprio dall’assessore alla mobilità.”
La Critica