Alcune ore fa la motovedetta della Marina Militare cinese, la Haixun 01, ha intercettato un segnale che potrebbe essere quello delle scatole nere del volo della Malaysian Airlines scomparso circa un mese fa durante il volo di routin da Kuala Lumpur a Pechino. Il segnale radio captato viaggia sulla frequenza di 37,5 kHz al secondo, la stessa frequenza trasmessa dai registratori di volo.
La misteriosa scomparsa del Boeing 777 malese sta ancora dominando le notizie del mondo. Attualmente 26 paesi sono coinvolti nella ricerca dell’aereo ma finora senza alcun risultato valido. Varie teorie sono state proposte, da quella più realistica, dirottamento o un incidente, a quella più “fantasiosa”, rapimento da parte di UFO.
L’aereo della Malaysian Airlines, scomparso l’8 marzo scorso, volava con 239 persone a bordo, di questi 10 erano i membri dell’equipaggio, tutti di origine malese, 153 erano cittadini cinesi di cui 19 erano artisti in tour in Malesia, un anziano di 79 anni ed un bambino di 2, 38 passeggeri malesi, 7 indonesiani, 6 australiani di cui due coppie di coniugi, 5 indiani tra cui una coppia che si recava a Pechino insieme al loro figlio per fare visita all’altro figlio che frequenta l’università della capitale cinese, 4 francesi, 2 iraniani con passaporto falso ma non terroristi, 2 canadesi, 2 neozelandesi, 2 ucraini, 1 taiwanese, 1 olandese e, e qui viene il bello, 3 cittadini statunitensi, 1 russo.
Chi erano i tre cittadini degli USA? I tre americani che viaggiavano sul volo MH370 erano dipendenti della Freescale Semiconductor Inc. una tra le maggiori venti aziende mondiali del settore dei semiconduttori, pare che la Freescale sia attualmente impegnata nell’impresa di sviluppare un aereo invisibile a tutti gli apparati di segnalazione e ricerca.
E poi c’era un russo, chi era quel russo? Viaggiava solo, non si hanno notizie in merito questo cittadino russo imbarcato sul volo MH 370, neanche i maggiori media della Russia accennano al loro connazionale scomparso: FSB? GRU (intelligence militare russa)? DME (difesa aerospaziale russa)? Nulla, non si sa chi fosse questo russo a bordo eppure di tutti gli altri passeggeri si sa vita, morte e miracoli.
Andiamo avanti.
Le autorità governative malesi hanno spiegato alcuni aspetti della tragedia. Si è accertato ormai che tutti i sistemi di bordo del Boeing sono stati disattivati manualmente, dopo che l’aereo è stato volutamente dirottato. Prima gli ACARS, Aircraft Communications Addressing and Reporting, il sistema che raccoglie informazioni tecniche relative al piano di volo è stato disattivato e non si disabilita spegnendo un interruttore ma andando su un apposito computer e selezionare questa opzione agendo sulla tastiera del computer di bordo.
La parte del computer che raccoglie le informazioni è stata spenta ma non il trasmettitore. Per spegnere il trasmettitore qualcuno doveva entrare nel modulo elettronico sotto la cabina. I piloti di solito non sanno come fare tale operazione, così ha dichiarato un ex membro del Consiglio nazionale per la sicurezza dei trasporti degli Stati Uniti (NTSB) John Goglia. Ciò significa che le teorie del coinvolgimento di persone che sanno come azionare i dispositivi dell’aereo sono quelle primarie e che per altre cinque ore, il trasmettitore ACARS trasmetteva dei segnali che sono stati registrati da un satellite. Tuttavia questi segnali non consentono la localizzazione dell’aeromobile. Il transponder responsabile per la comunicazione con i radar civili è stato anch’esso spento. Il transponder trasmette informazioni circa il modello di aereo, l’altezza e la velocità del velivolo e il codice di quattro cifre del transponder di identificazione (codice squawk).
Stando ad alcune testimonianze, i cellulari di alcuni passeggeri squillavano a vuoto anche il giorno successivo alla scomparsa dell’aeromobile. Perché l’NSA non ha localizzato i cellulari dei passeggeri che squillavano, essendo l’unico ente al mondo in grado di farlo? Perché l’NSA tace?
Continuiamo.
La cronologia di questi eventi e le parole del pilota è contestata da varie fonti poichè l’aereo potrebbe ancora essere identificato dai radar militari, anche con i dispositivi di comunicazione disattivati. I radar hanno registrato una brusca virata del volo di linea verso ovest dopodiché l’aereo ha fatto un’inversione a “U” invertitendo la rotta verso lo Stretto di Malacca gradualmente scendendo di quota per non essere rilevato dai radar militari. Prima di raggiungere la costa della Malesia l’MH370 ha volato verso nord-ovest fino al Golfo del Bengala e poi o verso il Kazakistan o verso sud-ovest in direzione dell’Australia .
Gli americani insistono sul fatto che il percorso sia stato riprogrammato per il pilota automatico e le tracce del Boeing devono essere cercati nei due corridoi aerei precedentemente accennati, ossia o verso il Kazakistan o verso l’Australia.
Ma secondo Oleg Smirnov, presidente del Consiglio pubblico dell’aviazione civile della Russia, entrambi i corridoi aerei sono molto trafficati e hanno copertura radar per tutta la loro lunghezza. Inoltre Oleg Smirnov ritiene che, poiché gli Stati Uniti hanno inviato una delegazione dell’FBI, la tesi del dirottamento non è esclusa.
Smirnov non pensa che il comandante del volo sia coinvolto nel dirottamento e, comunque, se fosse stato un pericoloso estremista, come mai i servizi speciali della Malesia non lo controllavano ? “La Malaysia non fornisce aiuto e confonde solo la missione” ha concluso l’esperto russo; forse sotto pressione di qualche Stato egemone?
La biografia di ognuno dei membri dell’equipaggio e di alcuni passeggeri è stata sottoposta a scansione attiva. Tra i passeggeri c’erano due persone persone con passaporti falsi, presumibilmente gli iraniani che poi si è scoperto che fossero solo degli immigrati clandestini senza legami con gruppi terroristici . I cinesi hanno studiato un loro cittadino che avrebbe potuto avere legami con la resistenza islamista ma non è emerso nulla ciònonostante il direttore della CIA John Brennan ha detto che la pista di un attacco terroristico non è stata esclusa.
Il comandante dell’aeromobile è 53enne Zachary Ahmad Shah considerato dalla Malaysian Airlines un pilota esperto e coscienzioso potrebbe avere un movente. Zahari Ahmad Shah era un attivo sostenitore dell’opposizione politica guidata da Malesia Anwar Ibrahim. Quest’ultimo è stato condannato per sodomia prima della partenza del MH370. Ma i suoi amici hanno detto che il pilota non era un fanatico e non poteva commettere un atto di “vendetta politica”.
I media hanno anche trovato prove incriminanti contro la seconda copilota, il 27enne, Abdul Hamid. Ci sono foto che mostrano che il pilota lasciava entrare i passeggeri nella cabina di pilotaggio.
Ma c’è un’altra opzione che si sta facendo strada in questi giorni, una teoria che , seppur degna di un best seller di spionaggio, non sarebbe totalmente da escludere: l’aereo è stato abbattuto volutamente in quanto era parte integrante di una missione di cui, la compagnia aerea, quasi tutti i passeggeri e l’equipaggio fossero ignari, una missione che, bruciata sul nascere, ha costretto i mandanti a distruggerne le prove, prove che erano contenute nella stiva dell’aereo e che avrebbero compromesso la false flag operation in corso e che potrebbe costare un Nobel per la pace.
Non ci sono ancora prove certe che supportino questa tesi, solo voci che si perdono nei lunghi, freddi e misteriosi corridoi della Lubjanka.
Gian Giacomo William Faillace